Sabato in concattedrale una Messa “tanghera” con l’orchestra Ico della Magna Grecia
Può un Tango diventare un’opera sacra? Possono i ritmi di un ballo frenetico e sensuale, nato nei bordelli dei bassifondi di Buenos Aires, essere “contaminati” dalla religione? Il premio Oscar Luis Bacalov ha vinto questa scommessa scrivendo la “Misa Tango”, una straordinaria composizione, elaborata per grande orchestra e grande coro, in cui il tango diventa una messa.
E “Misa Tango” il tradizionale concerto di Pasqua della XIX Stagione Concertistica “Eventi Musicali” 2010-2011 dell’Orchestra ICO della Magna Grecia; l’evento si terrà venerdì prossimo, 15 aprile, con inizio alle ore 21.00, nella Concattedrale di Taranto. Informazioni: Orchestra Magna Grecia, via Tirrenia n.4, Taranto (Tel. 099 7304422 - 7328884).
Si tratta di un appuntamento fortemente voluto dal Comune di Taranto che, sostenendo la realizzazione di concerti di grande spessore artistico, intende dare un “valore aggiunto” alle principali ricorrenze nella nostra città, come Natale o Pasqua; anche in questa occasione è vicina all’Orchestra ICO della Magna Grecia la Banca Carime, il partner culturale dell’orchestra per la Stagione 2010-2011.
Nel concerto in programma due opere fuori dai classici schemi della musica sacra: la “Misa Tango” di Luis Bacalov e i “Chichester Psalms” di Leonard Bernstein, che saranno eseguite dall’Orchestra ICO della Magna Grecia, diretta da Piero Romano, e delle voci del Coro Lirico di Potenza, diretto da Pasquale Menchise.
Le parti solistiche saranno affidate al baritono Gianfranco Cappelluti, al mezzosoprano Mirella Leone ed alla voce bianca Arianna Paolicelli, mentre Gianni Iorio suonerà il bandoneòn, strumento amato da tutti gli argentini.
L’argentino Luis Bacalov non ha bisogno di presentazioni: premio Oscar per la colonna sonora de Il Postino, è un compositore popolarissimo che vanta un palmares di assoluto prestigio; docente di composizione di musica per il cinema all’Accademia Chigiana di Siena, è il direttore principale dell’Orchestra ICO della Magna Grecia.
La Misa Tango, suddivisa in cinque sezioni, è un’opera che si snoda principalmente attraverso i ritmi del tango e della milonga. L’autore Luis Bacalov ha detto: «io, ebreo, potrei essere accusato di blasfemia per aver scritto Misa Tango. Ma difendo la sacralità del Tango, un pensiero religioso che si suona».
Per il compositore argentino l’inserimento del bandoneòn, strumento principe del tango, con i suoi struggimenti sublimati, rappresenta il piccolo uomo di Buenos Aires davanti al mistero dell’Universo: «io non ho avuto il dono della fede, dietro questa partitura c’è la mia sofferenza. Nel Credo e nel Gloria c’ è la gioia del credente. Il coro e i solisti sono il popolo di Dio, il bandoneon l’omino che cerca e si strugge».
Il programma di questo concerto è completato dall’esecuzione dei “Chichester Psalms”: è un’opera liturgica scritta nel 1965 da Leonard Bernstein, il famoso compositore e direttore d’orchestra americano, che in questa composizione ha musicato Salmi in cui i testi cantano la fiducia in Dio del popolo di Israele e la gioia di chi sa che il suo Dio non lo abbandonerà mai.
In Chichester Psalms la musica di Bernstein esprime una gamma totale di emozioni, dall’esplosione quasi caotica della prima composizione, la cui furia esprime una gioia che confina con il dolore, alla tenerezza struggente della melodia solista della seconda composizione, interrotta da un incalzante irrompere del coro maschile che condanna i potenti che si levano contro Dio, fino all’arcano fascino della melodia finale, che esprime la felicità del vivere insieme tra fratelli. L’impatto emotivo che la musica è in grado di produrre nel pubblico è assolutamente straordinario e coinvolgente, soprattutto per la bellezza delle melodie e per l’energia ritmica che la percorre.