Il sindaco Tommasino: «La pulizia è iniziata 10 giorni prima. Nessuno dice che la Provincia non ha concesso nessun contributo…»
«Non è vero che il Comune di Manduria è in ritardo nella pulizia delle spiagge: usufruendo di un contratto che da anni ci lega all’Igeco, abbiamo voluto iniziare 10 giorni prima l’intervento. Quei politici che lamentano una scarsa qualità degli interventi e che fanno anche parte della coalizione di maggioranza della Provincia, non dicono alla gente, però, che quest’anno la stessa Provincia non ha erogato il contributo di 420.000 euro per le opere supplementari di pulizia».
Il sindaco Paolo Tommasino è intervenuto sulle polemiche in atto sulla qualità della pulizia degli arenili. Lo ha fatto convocando i rappresentanti dei mass media, ma anche un gruppo di residenti nella zona di Torre Borraco, che più volte hanno invocato l’intervento del Comune per ripulire il loro tratto di spiaggia.
«C’è chi gioca al massacro, danneggiando l’immagine turistica della nostra città, anche mettendo in rete filmati di piccoli tratti di spiaggia in cui si sono accumulate delle alghe…» ha dichiarato Tommasino, presente alla conferenza stampa insieme all’assessore ai Lavori Pubblici, Antonio Curri. «Credo che ci sia bisogno di alcuni chiarimenti. Il nostro Comune ha 18 chilometri di litorale. Quando ci siamo insediati, abbiamo trovato un milione e 700.000 euro di debiti fuori bilancio, cui dobbiamo necessariamente far fronte. Per giunta, la Provincia quest’anno non ha erogato ai comuni del versante orientale il contributo (420.000 euro), che sino allo scorso anno concedeva. Sostengono di non avere fondi. Ma potrebbe avere maggiori risorse un Comune di 30.000 abitanti?».
Poi Tommasino e Curri sono andati al cuore del problema.
«Abbiamo chiesto all’Igeco, titolare del contratto con il Comune per la pulizia delle spiagge da diversi anni, di anticipare l’inizio dei lavori di 10 giorni» ha fatto presente il sindaco. «Ma se il giorno dopo i tratti di spiaggia puliti vengono nuovamente sommersi di rifiuti a causa dell’inciviltà di molti bagnanti, la responsabilità non è nostra. Le alghe? Anche qui qualche politico ha fatto una grande confusione. Le alghe non sono dei rifiuti. Esistono delle nome precise che i Comuni devono rispettare quando le alghe si depositano sulle spiagge. Non possono essere trattate alla stessa stregua dei rifiuti, con il loro conferimento in discarica: senza la poseidonia, favoriremmo l’erosione della costa».
Come conciliare allora l’esigenza dei bagnanti con le norme sulle alghe?
«Fra una settimana partirà un progetto che prevede l’utilizzo delle alghe per il ripascimento della zona di Specchiarica: utilizzando queste alghe, si possono creare delle dune» ha reso noto l’assessore Curri. «Insieme con il direttore dei lavori, decideremo come e dove prelevare le alghe».
Gli amministratori, quindi, hanno rassicurato i residenti di Torre Borraco sulla volontà di mettere in atto interventi per dissuadere l’alta velocità delle auto in quella zona.