sabato 23 novembre 2024


13/07/2011 09:19:42 - Manduria - Politica

Sarà invitato anche il governatore Nichi Vendola

 
Una seduta di Consiglio intercomunale in piazza, a San Pietro in Bevagna, il 21 luglio, per ribadire il dissenso delle Amministrazioni di Manduria, Avetrana, Maruggio, Erchie e dell’Unione dei Comuni del Mare e del Sole, allo scarico a mare del depuratore consortile. Seduta alla quale saranno invitati anche il governatore della Regione Puglia, Nichi Vendola, e l’assessore regionale ai Lavori Pubblici, Fabiano Amati.
E’ la risposta dei comuni interessati ai rischi di inquinamento dell’estremo tratto del litorale orientale tarantino alla decisione della Regione Puglia di avviare le pratiche di esproprio dei terreni interessati all’ubicazione del depuratore, in località Specchiarica, in una zona attigua all’area della riserva naturale.
«Intendiamo ancora una volta ribadire la nostra posizione: siamo favorevoli al depuratore, ma siamo contrari allo scarico a mare» afferma l’assessore ai Lavori Pubblici di Manduria, Antonio Curri. «Se il governatore Vendola avrà la bontà di accettare il nostro invito, illustreremo, in quella circostanza, le alternative che esistono allo scarico a mare».
Manduria, Avetrana e Maruggio (i comuni interessati più da vicino) non intendono assolutamente cedere a quella che considerano una “imposizione”. Peraltro sia Manduria che Avetrana hanno ulteriormente impugnato l’o.k. alla procedura di Valutazione di Impatto Ambientale che la Regione ha fornito recentemente.
Da Avetrana, intanto, i consiglieri comunali del gruppo “Per la Rinascita di Avetrana”, ovvero Antonio Lanzo, Luigi Conte ed Emanuele Micelli, hanno formulato una richiesta di Consiglio Comunale al sindaco Mario De Marco, al fine di approvare un ordine del giorno sullo stesso tema.
«Valutato che il Comune di Manduria è l’unico ente responsabile rispetto ad un’ipotesi progettuale di un’opera pubblica che nessuno può imporre senza la condivisione dello stesso Comune» si legge nell’ordine del giorno. «Constatato il totale dissenso di tutti i Comuni interessati e delle loro popolazioni circa la nefasta ipotesi progettuale sin qui proposta. Si sollecita l’Amministrazione di Manduria a rivedere le proprie indicazioni fornite all’ACQ e propone, di concerto con gli enti interessati, una nuova e meno dannosa ubicazione e una diversa ipotesi progettuale in merito al riutilizzo e al recapito finale delle acque depurate che possa scongiurare il pericolo dello scarico a mare dei reflui».
 










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