sabato 23 novembre 2024


18/07/2011 11:27:38 - Manduria - Politica

La posizione del Pd di Manduria riassunta da Emiliano Pacifico

 
«Al contrario di quanto afferma il centrosinistra avetranese, l’Amministrazione di centro sinistra di Manduria, allorquando amministrava la città, si è sempre opposta alla realizzazione di quel progetto di depurazione, così come progettato dall’Acquedotto Pugliese, che prevedeva e prevede lo scarico a mare con il minimo raffinamento delle acque reflue».
Il consigliere del Pd Emiliano Pacifico, assessore nella legislatura guidata dal sindaco Massaro, replica al gruppo “Per la Rinascita di Avetrana”.
«Ad oggi Manduria non ha un impianto a norma che consenta la totale e sicura depurazione delle acque reflue, pertanto è necessario provvedere alla realizzazione di un depuratore che non inquini il sottosuolo così come, forse, sta avvenendo ed è avvenuto in questi anni» è la premessa di Pacifico. «Pertanto, la realizzazione di un nuovo depuratore delle acque reflue è assolutamente necessaria, soprattutto per dotare la nostra costa di una rete fognaria oggi inesistente con tutte le conseguenze del caso. L’Amministrazione Massaro insieme all’intero Consiglio Comunale, che si è espresso più volte sul problema, ha sempre proposto la soluzione del riutilizzo delle acque in agricoltura e, in subordine, il massimo affinamento delle acque reflue. Tanto è vero che, proprio per quanto detto e per la contrarietà che l’amministrazione di centro sinistra aveva riguardo a quel progetto di depurazione, nell’anno 2009 la giunta Massaro si oppose dinanzi al TAR per bloccare ed impedire la realizzazione dell’opera in quanto forti erano e sono i dubbi riguardo la funzionalità dell’impianto e la compatibilità con la salvaguardia del nostro mare.
Proprio grazie a quel ricorso, totalmente accolto dalla magistratura amministrativa, quell’opera non è stata realizzata. Pertanto, non si comprende come possa dirsi che l’Amministrazione Massaro fosse favorevole ad un’opera se poi, di fatto, si è opposta, riuscendo a bloccare con i fatti la sua realizzazione. Inoltre, se oggi gli amici di Avetrana possono ancora parlare di depuratore è proprio grazie a quel ricorso che non ne ha consentito la sicura realizzazione».
Va chiarito che il gruppo consiliare di centrosinistra di Avetrana, in un precedente intervento, ha fatto riferimento ad documento in cui si specifica che fu un assessore della giunta Massaro ad indicare l’attuale ubicazione dell’impianto.
«Si ribadisce che la nostra posizione era ed è di assoluta contrarietà alla realizzazione del depuratore con scarico a mare delle acque depurate in tabella 1» prosegue Pacifico. «Riteniamo quindi, stante comunque la necessità di realizzare il nuovo depuratore, che la Regione Puglia debba provvedere alla progettazione di un nuovo impianto di depurazione delle acque reflue che preveda il riutilizzo delle acque in agricoltura, ovvero, il massimo affinamento delle acque reflue.
Infine, riguardo la localizzazione del depuratore, che è cosa diversa dal tipo di impianto, si precisa che la scelta di localizzare il depuratore sulla costa risale al 2003 quando ad Avetrana il centro sinistra guidava la città, mentre Manduria era amministrata dal centro – destra e non si ricorda una grande attenzione al problema degli amici avetranesi dell’epoca».










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