«Spero di presentarmi bene quando giocherò, sono qui per lavorare e per vincere il campionato»
“Sono disposto a restare fuori trenta partite pur di andare in serie B”.
Detto da uno che ancora deve esordire con la sua nuova squadra fa certamente riflettere. Lui è Carlo Vicedomini, centrocampista del Taranto acquistato in estate e destinato a diventare un punto di riferimento per il gioco dei rossoblu. Colpisce la modestia e la sincerità del ventiseienne nato a Campi Salentina.
“Stare fuori per infortunio non è mai un piacere. Ho sofferto con i compagni quando c’era da soffrire, ho gioito con loro, anche da casa, non mi sono mai sentito escluso. Sono a disposizione del mister e della società”.
Poche parole e un filo di emozione nella voce: basta questo per capire che Vicedomini è entrato nello spirito del gruppo guidato da Dionigi e può essere un valore aggiunto in un campionato affatto semplice.
“Ci sono grosse differenze tra i due gironi di Prima Divisione, soprattutto a livello mentale. Andare ad affrontare il Monza non è come andare ad affrontare Andria o Barletta. Non bisogna però pensare che sia tutto facile. Nel girone A c’è molta più qualità e le società investono su giovani importanti che arrivano da Milan, Juventus e Inter”.
Vicedomini scalpita e non vede l’ora di poter scendere in campo.
“Spero di presentarmi bene quando giocherò, sono qui per lavorare e per vincere il campionato. Mi piace giocare la palla e costruire il gioco, riesco a fare sia la fase offensiva che quella difensiva e mi sacrifico per i compagni”.
“Ci metto il carisma oltre la tecnica per esprimermi al meglio, poi nel mio ruolo penso di avere caratteristiche differenti rispetto agli altri compagni”.
Già l’anno scorso, nella Paganese allenata da Capuano, Vicedomini giocava col 3-4-3. “La differenza è nell’interpretazione del modulo: lì eravamo portati a difendere, mentre con Dionigi mi trovo benissimo perchè giochiamo spesso in verticale, magari mi trovo più vicino alla porta per gli inserimenti e questo si addice di più alle mie caratteristiche”.
Il centrocampista rossoblu esalta il valore del gruppo.
“È la nostra forza. Accettiamo le scelte del mister con la consapevolezza di essere ognuno forte nel suo ruolo”.
Poi chiude con un pensiero ai tifosi.
“La prima volta che ho visto la partita da fuori mi sono venuti i brividi: mi ha colpito la passione della gente, il calore dello stadio”.
E siamo solo all’inizio.
Nicola Sammali