giovedì 28 novembre 2024


13/10/2011 06:33:09 - Provincia di Taranto - Calcio

Il consuntivo dopo il primo mese di campionato

 
Il vicepresidente del Taranto, Valerio D’Addario, incontra la stampa e fa il punto della situazione a un mese dall’inizio del campionato, alla vigilia dell’incontro interno con la Ternana..
“Non possiamo che essere felici, ma è inutile illudersi da soli. Siamo ancora all’inizio e dobbiamo rimanere concentrati”.
I risultati, fino a questo momento, premiano il lavoro della squadra e della società.
“La verità è che chiacchieriamo poco e pensiamo solo a fare bene. Il Taranto non è la squadra da battere, lo potrebbe diventare ma è ancora presto. Sicuramente non ci nascondiamo dietro nessun dito, come invece aveva insinuato il tecnico del Sorrento, Sarri. Il rendimento complessivo della squadra mi ha sorpreso. È da elogiare il lavoro di tutti. Mi aspettavo una partenza sprint dal punto di vista mentale, mentre potevo solo augurarmi una serie di risultati così. Il gruppo è il nostro segreto, non trascuriamo però tanti dettagli che fanno la differenza: il lavoro di Dionigi è terribilmente perfetto, nulla è lasciato al caso”.
Anche in fase di mercato è stata importante la collaborazione tra dirigenza e tecnico. “Un’ora dopo la semifinale di Roma eravamo già al lavoro. Ricordo di aver mandato un messaggio al presidente con i nomi di chi doveva restare. Poi sono arrivati Vicedomini, Degasperi, Di Bari ma anche trattenere Coly e Sosa è stato importante”. 
Valerio D’Addario racconta la partita contro il Carpi ed evidenzia il momento decisivo della sfida.
“Per me è stato il rosso a Dionigi. E questo perchè i ragazzi hanno sentito l’ingiustizia dell’espulsione e hanno avuto una reazione che è davvero motivo di orgoglio pazzesco per noi. Glielo si leggeva negli occhi. Per loro il mister è un amico, un fratello maggiore, hanno un legame affettivo con lui: difendevano e ripartivano in nove e dalla tribuna la sensazione era che non avremmo mai preso gol. Il Carpi non è mai uscito dalla metà campo e ha fatto un solo tiro in porta”.
E sottolinea un pò stizzito.
“Nelle precedenti occasioni ho sentito gli interventi di altri allenatori che sminuivano il lavoro di Dionigi. C’è questa usanza che mi infastidisce: chi incontra il Taranto e perde non riconosce mai i meriti della squadra. Una sana umiltà non fa mai male”.
Sulla possibilità che venga ridotta la squalifica al tecnico, D’Addario è cauto.
“Tre giornate sono allucinanti, penso che potrebbero diventare due, noi ci proviamo”. Rizzi invece è stato fermato per un turno.
 
Nicola Sammali










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