Cimino ha pagato anche colpe non sue: i limiti della squadra sono evidenti
La decisione è stata presa nella mattinata di martedì. Da Maruggio pare sia partito un telegramma all’indirizzo del tecnico che per ben tre anni ha guidato la formazione gialloblu. Telegramma che, però, è arrivato solo nella mattinata di ieri a mister Cimino, il quale, pertanto, martedì pomeriggio ha diretto regolarmente l’allenamento. Al termine della seduta il responsabile del settore giovanile Giuseppe Pastorelli, su incarico della società, ha comunicato la scelta di interrompere un rapporto, che comunque, in questi anni, è stato molto proficuo. Con Cimino in panchina, infatti, il Maruggio ha conquistato, per la prima volta nella sua storia calcistica, il diritto di disputare il campionato di Eccellenza.
Contestualmente all’esonero di mister Cimino, in società si registrano anche le dimissioni del presidente Demitri.
Per il Maruggio si apre, quindi, una fase molto delicata. E’ stato deciso di affidare temporaneamente l’incarico di guidare la squadra al tecnico della juniores, Giovanni Galasso, che dovrebbe sedere in panchina domenica prossima, nella trasferta di Paolo VI. Nel frattempo, sfruttando anche il mercato autunnale (si apre il primo dicembre), si deciderà un rimpasto della rosa dei calciatori e, di conseguenza, anche il nome del nuovo tecnico.
Paga quindi, come sempre accade nel calcio, l’allenatore. Crediamo, però, che mister Cimino abbia poche colpe per qualche risultato che non è arrivato. La squadra ha, in un paio di reparti, evidenti limiti. Per di più, diversi calciatori sono stati a lungo infortunati. Un pizzico di riconoscenza in più, insomma, non avrebbe guastato.