Ma Valerio D’Addario tranquillizza gli sportivi: «La società non è in crisi»
Giustificare due punti di penalizzazione in classifica non è facile ma è l’unica cosa da fare perchè una spiegazione va data. Valerio D’Addario, vice presidente del Taranto, fa così chiarezza su quanto sta accadendo in queste ore in casa rossoblù: respinge le voci sulla crisi economica del club e rilancia sul futuro.
Prima, però, serve capire cosa non ha funzionato negli ingranaggi societari perchè c’è un buco di 750mila euro da colmare: è questa la somma che il Taranto avrebbe dovuto versare entro il 15 novembre scorso e che comprende gli stipendi del trimestre luglio-agosto- settembre più i contributi.
“La società non è in crisi – esordisce il numero due di via Martellotta – parliamo piuttosto di mancanza di liquidità: la strategia economica messa in piedi in estate prevedeva di far fronte alle spese con i soldi incassati dalle cessioni di Branzani e di altri giocatori”.
Oltre 500mila euro su cui il Taranto contava per rispettare le scadenze.
“Abbiamo chiesto un anticipo al credito sportivo ma non è arrivato nei tempi utili: purtroppo andiamo incontro a una penalizzazione di due punti – continua D’Addario jr. – ma il futuro non è in discussione. Siamo incappati in un incidente di percorso: tre mesi di difficoltà non possono mettere in discussione il lavoro della società che comunque si prende le sue colpe”.
E aggiunge.
“Il Taranto continua a giocare senza uno sponsor sulla maglia. E qualche imprenditore ha fatto un passo indietro”.
Poi apre il capitolo sul futuro.
“A gennaio non parte nessuno. Il presidente è pronto a fare un’acquisto che possa migliorare ancora l’organico. Rispondo a chi ricama su queste difficoltà: la famiglia D’Addario continuerà a fare tanto per il Taranto qualunque sia la categoria in cui giocherà. L’obiettivo è far camminare il Taranto con le proprie gambe, senza ricorrere all’aiuto delle imprese del presidente o alle sue tasche”.
Forse la soluzione sarebbe il salto di categoria per contare su maggiori introiti.
“Non abbiamo mai parlato di serie B. È chiaro che nessuno lavora e spende senza avere un traguardo da raggiungere: la B sarebbe un sogno per tutti, un toccasana per l’intera città”.
Il capitano, Fabio Prosperi, tranquillizza l’ambiente e si fa portavoce del gruppo.
“Sono due punti che tempo fa non ci aspettavamo di perdere: prendiamo questa situazione come un incidente di percorso, come una partita che meritavi di vincere e non hai vinto. Lo spogliatoio è sereno: il presidente è stato chiaro con noi e non ci ha nascosto niente, abbiamo avuto le garanzie. Ed è giusto chiarirlo perchè qui a Taranto c’è la cultura del sospetto. Abbiamo capito che si tratta di un momento passeggero: stiamo facendo un grosso campionato e siamo pronti per ripartire. La società non è in disarmo e non c’è aria di smobilitazione: vogliamo rassicurare i tifosi”.
Nicola Sammali