Dionigi entusiasta dell’accoglienza che i tifosi hanno riservato alla squadra al rientro da Reggio Emilia
È una settimana corta per il Taranto: cominciata nella notte di lunedì quando al rientro dalla vittoriosa trasferta di Reggia Emilia, il pullman dei rossoblù si è trovato di fronte mille tifosi in festa. Non solo per i tre punti, ma per testimoniare l’attaccamento alla squadra, alla maglia, ai propri colori: per far sentire ai giocatori il calore della città anche in una fredda notte di dicembre.
Davide Dionigi è stato accontentato e in conferenza stampa ha sottolineato l’incredulità davanti a un’atmosfera del genere.
«I ragazzi all’inizio non ci credevano: hanno realizzato quello che stava accadendo soltanto quando siamo arrivati allo stadio. Sono rimasti a bocca aperta: ora speriamo di ritrovare questo grande affetto anche venerdì.
C’è sempre qualcuno, però, pronto ad augurarsi che le cose non vadano bene e non so per quale motivo. È una cosa squallida destabilizzare un momento così bello: non capisco il perchè, non è giusto per la gente di Taranto. Ho parlato col presidente D’Addario e sono tranquillo: da gennaio le cose miglioreranno ancora».
Venerdì sera allo Iacovone c’è l’Avellino nell’anticipo della 17ª giornata di Prima Divisione, girone A.
«Non so se giocherà col 4-3-3: contro la Ternana si è schierato col 4-4-2 ma siamo pronti a qualsiasi evenienza. L’Avellino è in un momento psicologico ottimo, ha molta qualità a centrocampo ma soprattutto in avanti: i tre attaccanti sono bravi, veloci. Numeri alla mano concedono qualcosa dietro: è una squadra difficile da affrontare ma dobbiamo giocare da Taranto».
Top secret la formazione che il tecnico rossoblù manderà in campo.
«Sono contento della risposta della squadra contro la Reggiana: ha vinto anche senza Chiaretti e questo è un segnale in più di fiducia per il gruppo. I ragazzi si sono espressi bene: deciderò domani sera ma non ho grossi dubbi».
Il 3-4-3 resta un’assoluta certezza.
«Non c’è ragione di snaturare questo progetto di gioco perchè sta andando bene. E prendiamo pochi gol perchè la nostra fase difensiva parte dagli attaccanti».
Dionigi si sofferma sui singoli.
«Garufo è migliorato tantissimo anche da un punto di vista psicologico: lui è partito titolare a inizio stagione, poi Antonazzo ha avuto la sua chance e l’ha sfruttata meglio: è giusto premiare chi sta più in forma. Quando decido chi mandare in campo devo tenere conto degli equilibri della squadra. Sciaudone sta migliorando di partita in partita: dal punto di vista offensivo lo conosciamo ma domenica gli ho visto fare 3-4 recuperi del pallone veramente importanti. Quando un giocatore riesce a completarsi è sull’ottima strada. Rizzi ha fatto la B per anni: ha recuperato a livello mentale e riesce a esprimersi come sa fare».
Poi una battuta sul gol di Antonazzo.
«Non voglio fare un torto a lui o a Girardi, quindi dico che è stato il primo mezzo gol di Antonazzo in questa stagione!».
Dopo l’Avellino comincia la sosta.
«Arriva al momento giusto: hanno speso tantissimo a livello fisico e mentale. Ci vuole per recuperare gente dall’infermeria e scaricare un pò di tensioni accumulate».
Il mercato di gennaio non prevede movimenti in uscita.
«Il messaggio che mi arriva dallo spogliatoio è che tutti vogliono restare fino alla fine». Dionigi chiude con un pensiero rivolto al 2012.
«Ci sono ancora 18 partite di mezzo per raggiungere un sogno».