Il nuovo tecnico del Maruggio è fiducioso nelle possibilità di centrare la salvezza
Prove di 3-4-3 per mister Delvecchio.
Nell’amichevole dell’altro ieri contro la Virtus Maruggio, formazione militante nel campionato di Terza Categoria, l’allenatore giallo-azzurro ha effettuato alcuni esperimenti. Nelle prime tre partite alla guida del Maruggio, il trainer tarantino, subentrato in corsa a Giovanni Galasso (il quale a sua volta aveva rilevato l’esonerato Alfredo Cimino), ha insistito sul più classico 4-4-2.
«Non avendo cominciato fin dall’inizio con questa squadra, la cosa più semplice e meno rischiosa da fare era quella di affidarmi ad un comodo 4-4-2» confessa mister Delvecchio. «La sosta mi sta dando la possibilità di sperimentare nuove soluzioni. In amichevole con la Virtus ho provato il 3-4-3, che mi riservo di utilizzare come possibilità futura. Così come non escludo di poter praticare altre soluzioni. Il poco tempo a disposizione di certo non mi facilita il compito».
Nella partita dell’altro ieri, primo tempo con Di Todaro in porta, difesa a tre con Mero sul centro-destra, Angelè centrale, Caputo sul centro-sinistra, centrocampo a quattro con De Nitto e Visconte sugli esterni (il primo a destra, il secondo a sinistra), Lanzo e Gioia sulla mediana (sempre pronti a scambiarsi le consegne), e attacco a tre, con Pisani centrale, e Di Manzo sulla corsia di sinistra e Mignano su quella di destra a fargli da supporto. E i risultati non sono tardati ad arrivare.
«Sono contento per come i ragazzi hanno risposto. Hanno applicato gli schemi e i movimenti provati in allenamento in maniera molto intelligente. D’altra parte sono consapevole che le gare ufficiali rappresentano un banco di prova ben più impegnativo» puntualizza l’allenatore giallo-azzurro.
Nel secondo tempo girandola di sostituzioni. Ha accettato un’eredità pesante ed un compito non di certo semplice mister Delvecchio. Nonostante una situazione di classifica piuttosto pericolosa, e una squadra praticamente rifondata nel mese di dicembre, l’allenatore tarantino ha comunque accettato di sposare la causa giallo-azzurra, aderendo ad un progetto giovane ed ambizioso. Tra tutte le squadre del girone, il Maruggio ha probabilmente l’età media più bassa.
«Innanzitutto ringrazio chi mi ha voluto su questa panchina, ovvero il direttore dell’area tecnica Giuseppe Pastorelli e il direttore generale Giovanni Gioia. So che non sarà semplice, ma io ho sempre lavorato prevalentemente con i giovani e ritengo che questo sia l’ambiente giusto per poter fare calcio. La nomina, poi, di Giuseppe Calcagnile come direttore sportivo, ci dà ulteriori garanzie sia per il presente che per il futuro» è la convinzione del mister.
Ma come lo vede il suo futuro prossimo Salvatore Delvecchio?
«Intanto pensiamo alla salvezza della squadra. Ho la convinzione che ce la possiamo davvero fare. Le tre partite disputate finora, eccetto il primo tempo col San Vito, mi danno enorme fiducia. E chissà che la salvezza di quest’anno non possa gettare le basi per un matrimonio duraturo con questa società».
Maria Lanzo
addetta stampa Maruggio calcio