Secondo una loro amica, Sabrina e Sarah litigarono il giorno prima del delitto
Sabrina e Sarah litigarono il giorno prima del delitto. A ribadirlo in aula, dopo averlo fatto in un interrogatorio il 22 settembre del 2010, quasi un mese dopo la sua scomparsa (avvenuta il 26 agosto), è stata Stefania De Luca, la prima testimone ascoltata dalla corte d’assise nel processo per l’omicidio della ragazzina di Avetrana. Sarah la sera del 25 agosto andò con sua cugina Sabrina e altri amici in una birreria. «Ero seduta ad un tavolo vicino la porta di ingresso del locale. Dopo poco ricordo - ha detto la De Luca - che a bordo dell’auto di Mariangela Spagnoletti sono arrivate la stessa Mariangela, Sabrina Misseri e Sarah Scazzi. Sono entrate nel locale, ci siamo salutate e subito Sabrina ha detto: “Questa volta è davvero finita”, riferendosi al rapporto che aveva con Ivano Russo. In particolare già da tempo Sabrina mi aveva parlato più volte del suo interesse nei confronti di Ivano, della sua infatuazione per lo stesso. La stessa mi diceva in diverse occasioni che i comportamenti di Ivano la lasciavano ben sperare. Evidentemente durante la giornata del 25 agosto era accaduto qualcosa per cui aveva deciso di troncare questa situazione con Ivano. Dopo questo primo approccio, Sabrina e Mariangela sono entrate - ha proseguito la testimone, con una deposizione nitida, precisa, ben argomentata, lunga quasi due ore - nel locale per prendere una bevanda mentre Sarah è rimasta vicina a me. Ho notato quindi che Sarah era molto turbata ed aveva gli occhi lucidi, tanto che le ho chiesto che cosa era accaduto. Sarah non rispose, stringendo le spalle e chinando la testa, all’osservazione se il suo umore fosse legato alla partenza del fratello Claudio, rispose affermativamente, aggiungendo che il fratello non sarebbe tornato presto ad Avetrana».
De Luca ha confermato che Sabrina le disse di aver litigato con Ivano, aggiungendo ironicamente che ora lui parlava solo con Sarah. “Quella si vende, si vende per due coccole, lo dice pure sua madre”, avrebbe ripetuto per due volte Sabrina riferendosi a Sarah. “In quel momento Sarah è letteralmente sbiancata ed ha chinato la testa quasi piangendo, anzi ho notato che ha iniziato a piangere - ha raccontato la testimone - dopo l’incontro del 25 agosto, ho rivisto, sempre nella stessa birreria, Sabrina. Ho iniziato il discorso della scomparsa di Sarah ed ho chiesto se c’erano novità. Ricordo di aver detto a Sabrina: “Vuoi vedere che ha preso il treno e se n’è andata da Claudio perché la sera del 25 era molto giù per la partenza del fratello?”.
Sabrina mi rispose, dicendo: “No, che stai dicendo, mica stava così per quello, era perché in macchina aveva litigato”». La De Luca chiese quindi a Sabrina se l’episodio della sera precedente alla scomparsa era stato riferito agli inquirenti e quando si sentì dire da Sabrina che non era stato detto ai carabinieri perché ritenuto poco importante, decise di farlo lei. Fu d’altronde proprio la sua testimonianza che dopo giorni e giorni di ricerche infruttuose di piste create ad arte (la banda di rumeni, quelli di San Pancrazio, eccetera eccetera) dai diretti protagonisti, a mettere gli inquirenti sulla strada giusta, a stringere la tenaglia sulla famiglia Misseri. Difatti zio Michele la notte tra il 7 e l’8 ottobre crollò in un drammatico interrogatorio, indicando il posto dove Sarah era stata sepolta.
In aula, ieri, anche la testimonianza - piena di molti insomma e alcuni non ricordo tanto da portare le parti ad acquisire i verbali dei suoi precedenti interrogatori - di Angela Cimino, una studentessa universitaria di Avetrana che frequentava il gruppo di Sarah, Sabrina e Ivano, che invece ha detto di non aver mai visto litigare Sabrina con Sarah, e che anzi Sabrina era molto protettiva nei confronti della cugina, atteggiamento che peraltro aveva anche Ivano. Poco per anticipare giudizi sugli imputati, abbastanza per far entrare il processo nel vivo.