sabato 23 novembre 2024


26/02/2012 08:15:20 - Manduria - Politica

Il Pd di Manduria: «Probabilmente, il sindaco non si è ancora reso conto che amministra questa città dal marzo 2010 e che, a volte, dovrebbe avere l’onestà intellettuale di riconoscere gli errori e farne tesoro»

 
«Ci spiace dover constatare per l’ennesima volta che il sindaco Tommasino si lasci andare a queste cadute di stile e ai soliti riferimenti, ormai stantii e incredibili, alle “passate amministrazioni”. Probabilmente, il sindaco non si è ancora reso conto che amministra questa città dal marzo 2010 e che, a volte, dovrebbe avere l’onestà intellettuale di riconoscere gli errori e farne tesoro».
Il Pd interviene per replicare ad una precedente intervista del sindaco.
«Ci spiace che il sindaco in questa sua incomprensibile esternazione, non abbia speso alcuna parola riguardo le preoccupazioni sollevate dal PD che, alla luce dei noti fatti di cronaca, dovrebbero destare preoccupazione di certo non “nella passata Amministrazione”» sostiene il Pd. «Ci spiace, altresì, che il sindaco non abbia nemmeno colto l’occasione per difendere gli uomini che lo affiancano in questa esperienza amministrativa e che, invece, sono rimbalzati alla cronaca degli ultimi giorni per questioni che meritavano una spiegazione pubblica. E si, perché quando si è personaggi pubblici con responsabilità di governo bisogna dare conto. Ciò avrebbe contribuito a tranquillizzare la nostra città preoccupata per quanto accaduto nei giorni scorsi che, sicuramente, non è riconducibile alle “passate amministrazioni” come le piace dire. Invece no, il sindaco è ansioso di difendere se stesso e non comprende che c’è bisogno di difendere una città abbandonata e senza guida».
Poi c’è il riferimento al Gal.
«Rileviamo anche il drammatico silenzio del sindaco sulle vicende, anche quelle poco chiare, che hanno riguardato il GAL. Anche in questo caso aveva ed ha il dovere di verificare le pesanti accuse apparse sulla stampa e, qualora, ci fossero i presupposti, difendere i suoi uomini. Purtroppo constatiamo, anche in questo caso, un rumoroso silenzio che ci inquieta. Perché? Perché non è ansioso insieme a noi di capire cosa è accaduto e cosa sta accadendo in una società che gestisce denaro pubblico, visto che lei più di noi ha la responsabilità di governo anche nel consiglio d’amministrazione del GAL.
Perché non è al nostro fianco per capire, per esempio, chi ha preso finanziamenti pubblici, cosa c’è di vero riguardo una gestione che, da quanto letto, merita dei chiarimenti. In ultimo, ci lasci che le si spieghi che gli atti delle società partecipate possono essere richiesti dai consiglieri solo ai Comuni in cui esercitano l’attività politica. Anche in questo, però, lei sbaglia» si legge nell’ultima parte della nota del Pd, «perché si chiude in se stesso e ci obbliga a chiedere un Consiglio Comunale per fare piena luce su quanto accaduto anche perché, ad oggi, lei non si è curato di soddisfare una semplice richiesta di accesso agli atti fatta da un gruppo di 7 consiglieri comunali del PD».










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