martedì 26 novembre 2024


18/03/2012 07:26:31 - Salento - Attualità

Lo sposo di Maria viene celebrato con ricchi banchetti e l’accensione delle così dette Tàule (o mattre) di San Giuseppe

 
I festeggiamenti prendono il via domenica 18 marzo alle ore 20, nella zona 167, quando dopo la benedizione e lo spettacolo di fuochi pirotecnici avverrà l’ accensione della pira formata da fascine di fronde di ulivo , recuperati dalla potatura degli uliveti e che sapientemente e con dedizione i giovani dell’associazione “Gli Amici del falò di San Giuseppe” hanno composto in una architettura piramidale alta 10 metri e con diametro che supera i 16 metri.
Il rito del falò ha radici antichissime. Era infatti usanza accendere dei falò nelle diverse zone del paese usando i ramoscelli derivanti dalla potatura degli alberi d’ ulivo. Maestose tavolate venivano imbandite su lunghe assi di legno avvolte da bianche tovaglie e le prelibatezze preparate, il pesce fritto, i lampascioni, la pasta fresca, baccalà, pettole, finocchio e arance, offerte ai passanti. E poi, balli e canti intorno al fuoco come rituale di purificazione e di consacrazione. Un antico rituale che rivive ai giorni nostri grazie all’impegno di giovani che si sono uniti nell’associazione “Gli Amici del falò di San Giuseppe” e che con il patrocino del comune di Erchie, allestiscono il gran falò a devozione del Santo.
La storia narra di come questi fuochi venivano accessi per celebrare l’arrivo della bella stagione, la primavera, e invocare un buon raccolto che permettesse di sfamare le famiglie.
L’evento rientra in quella che è stata definita "la via dei fuochi", un percorso interregionale tra comunità in cui il culto del fuoco esiste da secoli come Novoli con la focara di Sant'Antonio, San Cassiano con la focara di San Giuseppe, Putignano con le focare di Santa Lucia ed Erchie.
Giovedì 15 marzo i componenti dell’associazione “Gli Amici del falò di San Giuseppe”saranno ospiti dell’emittente radiofonica brindisina Idea Radio durante la trasmissione del mattino Il territorio in diretta condotta da Antonio Ligorio.
Nello splendido scenario del Falò, la band salentina Crifiù presenterà in esclusiva i brani del nuovo disco “Cuori e Confini” che verrà pubblicato il 24 aprile. Durante la serata esibizione live della band New Orleans Dixie, cinque fiati ed una batteria, spaziano dal Jazz delle origini di New Orleans allo swing, volando nel tempo e nelle musiche del mondo fino alle fanfare balcaniche.
Il giorno successivo, il 19 marzo, nella piazza principale del paese e nelle stradine adiacenti il santuario di Santa Lucia, vengono imbandite le “mattre” (mattra è la madia dove veniva impastata la farina per la preparazione del pane). I visitatori possono degustare tredici pietanze tipiche della cucina contadina: tra queste sono da non perdere la “tria” (tagliatelle preparate in casa) condita con olio fritto e pane. Altro piatto tipico della tradizione è l’ "uccelletto”, un pane modellato a forma di uccello, preparato con acqua e farina senza aggiunta di lievito.

All’ora di pranzo, durante la processione del Santo, il Vescovo S. E. Mons. Vincenzo Pisanello benedirà le mattre.











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