L’autore presenterà il suo ultimo lavoro “IL RICORDO E’ UN CANE CHE TI AZZANNA”, edito da Progedit
Alessio Viola è il protagonista del terzo incontro in cartellone per la rassegna Taranto Platea d’Autore programmato per venerdì 30 marzo prossimo nella Sala Conferenze del Provincia di Taranto (4° piano), alle ore 18,30.
L’autore presenterà il suo ultimo lavoro “IL RICORDO E’ UN CANE CHE TI AZZANNA”, edito da Progedit.
Converserà con Viola, al suo quinto libro, Giuseppe Mazzarino giornalista della Gazzetta del Mezzogiorno, che alimenterà il dibattito su questa raccolta di episodi ambientata nelle terre arse e assolate del subappennino dauno.
Si racconta di una giornata di giochi tra bambini che si trasforma in un’ossessiva macchia di memoria che segnerà i protagonisti per tutta la vita. La scomparsa di due fratellini durante un gioco finito tragicamente fa riferimento ad un fatto di cronaca di qualche anno fa, a Gravina in Puglia. Fatto che scosse tragicamente l’opinione pubblica, le cui modalità e responsabilità non sono mai state completamente accertate. Le inchieste giudiziarie si sono concluse con l’archiviazione.
Qui si indaga l’apologia del segreto come codice d’onore fra bambini, quello spazio d’angoscia individuale e sempre silente che li separa dai grandi, dai genitori, dal loro futuro. E poi si cresce, sperando nell’oblio. Ma quel carattere marchiato a fuoco permane nei temperamenti e cresce con ognuno, orientando vite e destini.
Estate anni ’50. Quei bambini sono i sessantenni di adesso, e hanno attraversato l’Europa sognando la California… “dovettero ricominciare tutto da capo. Riappropriarsi dell’alfabeto dei rapporti, la sintassi del vivere insieme, della cura della bugia e dell’ipocrisia come valori millenari e insostituibili, salvavita nelle tempeste elettriche degli amori e delle passioni. Amara constatazione per chi aveva fatto dell’essere nuovi e diversi la propria ragione di vita. Peggio di una guerra”.
Le Guzzi, le femministe belle e irraggiungibili, Blade Runner e i K-way, le Olimpiadi di Pechino, sullo sfondo la raggiunta, dolce mestizia di essere riusciti comunque a sognare “non è possibile spiegare la perfezione, non serve di capire, tessere reti di sillabe a imprigionare un giorno che stava già volando via, era ricordo prima ancora di essere vissuto”. Bel racconto di luoghi dell’Apulia, l’odore primitivo delle stoppie, i fuochi d’estate, la terra bruciata, aghi di pino e calore solido, la Lecce gentile e le colline dolci della Daunia, ma con la consttazione che: “la solitudine si sistemò comoda accanto a lui, allacciò la cintura, ripresero a viaggiare insieme.”
Note biografiche
Alessio Viola è nato a Troia nel 1952, vive a Bari, è sposato ed ha un figlio.
Laureato in storia e filosofia, ha fatto l’operaio, l’oste, il professore. Tra i fondatori della Taverna del Maltese, non ha mai insegnato all’Università, ma ha giocato molti anni a rugby.
Ha pubblicato per Schena editore “La formazione dei saperi”, 2006 e “Nessuno è innocente”, 2007. Per le Edizioni della Libreria Laterza “Closin’ Time”, 2008, e per Palomar “Ghiaccio”, 2009.
Giornalista, ha collaborato con Repubblica, è attualmente editorialista del Corriere del Mezzogiorno.