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13/04/2012 11:15:52 - Provincia di Taranto - Politica

E’ stato condannato per aver ottenuto delle tangenti per la realizzazione del porticciolo turistico in località San Vito

 
La Corte di Cassazione ha confermato la condanna a 4 anni di reclusione nei confronti dell’ex sindaco di Taranto Giancarlo Cito, accusato di concussione per avere chiesto tangenti per la realizzazione del porticciolo turistico in località San Vito.
Non appena ha avuto notizia della sentenza definitiva, Cito ha accusato un malore ed è stato ricoverato in una clinica tarantina.
L’ex primo cittadino ed ex deputato, fondatore del movimento AT6-Lega d’Azione meridionale, ha già scontato una condanna a quattro anni di carcere per concorso esterno in associazione mafiosa ed è stato condannato in via definitiva a 5 anni e mezzo di reclusione per tangenti ricevute in cambio del rinnovo dell’appalto biennale a una ditta di traslochi.
Per la vicenda del porticciolo, nella quale erano coinvolti anche un dirigente comunale, un imprenditore e due architetti, Cito avrebbe ottenuto una mazzetta, mascherata da contratti pubblicitari stipulati con l’emittente televisiva Super 7, di 120 milioni di lire dal portavoce della Dirav, la multinazionale liberiana interessata al progetto del porto turistico.










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