La presidenza del Consiglio sarà affidata a Marseglia
Novità all’interno della giunta di Maruggio. A metà legislatura, nel rispetto di alcune intese sottoscritte subito dopo le elezioni, l’esecutivo sarà interessato da un mini rimpasto. Della giunta entra a far parte Giovanni Quaranta, sinora presidente del Consiglio Comunale. Prenderà il posto (ma non le deleghe) di Livio Sammarco, che sinora si era occupato di Urbanistica, Programmazione del Territorio e Contenzioso.
L’accordo originale prevedeva che la carica di presidente del Consiglio sarebbe spettata all’assessore uscente. Ma, con una lettera indirizzata al sindaco Alberto Chimienti, Livio Sammarco ha comunicato l’indisponibilità a svolgere il ruolo di guida del massimo consesso elettivo: ritornerà quindi ad occupare la carica di consigliere comunale.
Lo stesso primo cittadino ha provveduto dapprima ad azzerare la giunta, quindi a nominare come assessori i cinque in carica nella prima parte della legislatura (Giovanni Maiorano, Armando Maiorano, Cataldo Malagnino, Mariangela Chiego e Alfredo Longo), oltre alla “new entry” Giovanni Quaranta. Ma non ha ancora stabilito la ripartizione delle deleghe: si potrebbero essere, infatti, diverse novità.
Per la carica di presidente del Consiglio il nome più “gettonato” è quello di Nino Marseglia. Nominativo che sarebbe gradito anche ai due consiglieri del gruppo Indipendenti per le Libertà, che sono fuori dalla maggioranza. Fra questo gruppo e la coalizione che amministra Maruggio è in atto, però, una verifica.
Intanto Livio Sammarco, in una lettera aperta, dichiara il suo dissenso verso le scelte assunte dal sindaco.
«In ossequio agli impegni imposti alla fine dell’anno 2009, pur non condividendone il contenuto che disconosce i più elementari principi meritocratici di natura politica, e perché no, anche amministrativa, a seguito di esplicita richiesta verbale del sindaco, rassegno le mie dimissioni» scrive Livio Sammarco. «Ho iniziato questa mia avventura politica con la convinzione di poter donare alla nostra collettività tutto il mio impegno e tutto il mio bagaglio di conoscenze professionali, con il solo fine di tentare di risolvere almeno alcuni dei tanti problemi che affliggono la cittadinanza maruggese. Purtroppo sono privato della possibilità di raggiungere lo scopo. Chi è avvezzo, al contrario del sottoscritto, al trasformismo politico e al ricatto morale ha raggiunto lo scopo.
Ho quotidianamente offerto gratuitamente la mia esperienza e conoscenza giuridica al servizio della macchina amministrativa comunale. Tant’è che da due anni a questa parte tutti i ricorsi amministrativi promossi contro gli atti emessi dagli Uffici Urbanistici comunali hanno visto il nostro Comune vincitore. Non sono un politico e pertanto mi “spezzo ma non mi piego”. Certamente, se essere politico significa permettere a chicchessia di calpestare la mia preparazione e professionalità, non sono un politico».