sabato 23 novembre 2024


10/05/2012 06:43:32 - Maruggio - Politica

«L’autore è il diritto allo studio, i personaggi sono i componenti dell’Amministrazione Comunale di Maruggio: si recita grottescamente a soggetto come in una commedia pirandelliana»

 
«Il 27 aprile 2012 la Giunta comunale invita per il 2 maggio il neonato Comitato maruggese ad una riunione congiunta per discutere i punti proposti dallo stesso attraverso una petizione popolare per il diritto allo studio.
Il 1 maggio viene pubblicato su Manduria Oggi un comunicato dell’assessore alla pubblica istruzione, Mariangela Chiego, attraverso il quale la stessa, o chi per lei (poco importa), getta ombre e dubbi, nonché minacce pretestuose sul neonato Comitato. È evidente la forzatura  nello sminuire la volontà popolare espressa attraverso la sottoscrizione della petizione, nonché l’intento di terrorizzare tutti quei cittadini che si apprestano ad una partecipazione attiva nella gestione della cosa pubblica.
Il solito vecchio sistema del bastone e della carota!!!
Il 2 maggio nell’aula consiliare di Maruggio avviene questa riunione tra Comitato ed Amministrazione. Descriverla è veramente impossibile ed imbarazzante.
Atto primo. In una discussione sul diritto allo studio mancava proprio quella Mariangela Chiego assessore alla pubblica istruzione.
Atto secondo. Non si capiva bene con chi si doveva discutere visto che nell’aula c’era un via vai costante e continuo degli amministratori (l’unico presente sin dall’inizio è stato il vicesindaco).
Atto terzo. A che serve chiamare un ragioniere comunale che non dà assolutamente nessuna risposta intorno alle richieste sui bilanci, e la presenza di un segretario comunale che improvvisa discorsi politici a difesa non si capisce di chi o di che cosa. Un segretario comunale assolutamente non può e non deve essere un referente politico per nessuno e se è lautamente pagato solo per questo ne potremmo fare tranquillamente a meno.
Atto quarto. A che serve discutere su come o cosa si potrebbe fare per tutelare il diritto allo studio alle fasce sociali rese sempre più deboli, se alla fine la musichetta rimane sempre quella: si … tutto sommato … lo sappiamo … potremmo essere d’accordo con il principio … però il bilancio ed i fondi sono comunque quelli … anche la Regione ha fatto ulteriori tagli (non specificando però che anche la Regione ha subito gli stessi identici tagli dal Governo centrale). Morale della favola, più di questo non si può fare, altrimenti si dovrebbero tagliare altri servizi, ed anche quando alcune situazioni possono apparire degli sprechi agli occhi della gente (vedi il nuovo suv ai vigili urbani e la fontana in piazza), purtroppo quei soldi o si spendono così oppure rimarrebbero bloccati … questi sono i regolamenti.
ma i regolamenti di chi?!
Atto quinto. Però statevi attenti che è pervenuta in comune una lettera anonima di una persona che riferisce di aver prima firmato la petizione, successivamente era rimasta perplessa, forse non aveva capito bene, forse non voleva firmare … forse.
qualcuno però sa chi è questa persona o ha visto questa lettera anonima … no!!!
In questo squallore universale in cui ognuno dovrà accettare le proprie responsabilità, anche legali ove ce ne fossero (lo ha detto la stessa Chiego), ci sembra opportuno fare alcune precisazioni incontestabili.
a)     Si rammenta all’assessore alla pubblica istruzione che questi “taluni comitati spontanei locali che dicono di aver raccolto oltre mille firme di cittadini maruggesi” in realtà hanno protocollato 1060 firme al Comune di Maruggio il 16/04/2012 Prot. N° 20120004540 A.
b)     La petizione non è ancora terminata; la suddetta sottoscrizione ha lo scopo di sensibilizzare l’Amministrazione comunale verso una tematica enormemente sentita dalla collettività (la quantità del numero di adesioni lo dimostra).
c)     Quando l’assessore dice “stiamo assistendo in questi ultimi giorni ad alcune lamentele di gente che ha sottoscritto i suddetti fogli di sottoscrizione firme che ne contestano la veridicità delle firme” non solo le consigliamo, possibilmente, un italiano più corretto e consono alla sua figura di assessore alla pubblica istruzione (Gelmini docet), ma ribadiamo a viva voce che per la campagna della petizione, autorizzata, condotta completamente alla luce del sole in tutti gli spazi e contesti sociali del territorio maruggese (piazza, mercato, in prossimità delle scuole), si è data tutta la necessaria informazione nel modo più dettagliato possibile e la comunità che ha firmato lo può testimoniare: le innumerevoli locandine sui contenuti della petizione, ancora oggi evidenti in tutto il paese, sono la riprova di tutto questo. Altro che i discorsi chiusi nelle quattro mura del Palazzo o le fantomatiche lettere anonime con cui ci si illude di contrastare la veridicità delle firme.
d)     Due di questi “taluni comitati” sono realtà operanti sul territorio da diversi anni, come l’Arci Paisà ed il Comitato Cittadino Antinucleare.
e)     Questi ultimi, se proprio dobbiamo parlare di “onestà intellettuale, coraggio politico o vita su un altro pianeta e demagogia”, hanno preso più volte posizioni pubbliche, nette e precise, nei riguardi di molte scelte del Governo regionale, contrastandole ed organizzando iniziative e dibattiti su svariate tematiche inerenti l’ambiente, il territorio, l’energia, la sanità, i beni comuni; iniziative puntualmente disertate dall’intera amministrazione. Forse per questo non lo sanno?
f)       Si rammenta che proprio gli amministratori maruggesi, quando a loro conveniva, sono andati a braccetto con Vendola, condividendo mostri come la superstrada Regionale n. 8, le concessioni di mega-impianti industriali fotovoltaici ed eolici, il progetto S. Raffaele a Taranto e la lista potrebbe continuare. Hanno contrastato, però, la realizzazione della Riserva Naturale Dune di Campomarino e Torrente Borraco, inizialmente accettata e nell’ultima Conferenza dei Servizi, tenutasi a Bari il 5 aprile u. s., chissà perché rigettata.
g)     Per non parlare delle elezioni referendarie di giugno 2011, in cui Maruggio ha espresso uno dei più alti quorum a livello regionale. Nemmeno una parola in merito da parte dell’Amministrazione, né attraverso un comizio né attraverso un’esplicita indicazione elettorale. Forse temevano di esprimere pubblicamente le loro posizioni contrarie a quelle dei cittadini maruggesi, che invece, in massa, sono andati a votare per respingere, per l’ennesima volta, il mostro nucleare ed a favore dell’acqua pubblica.
Ormai, qualsiasi Cittadino, lo si voglia chiamare maruggese, pugliese o italiano, è stanco di sentirsi rispondere puntualmente da ogni amministratore: <è colpa di Vendola>, e da questo <è colpa di Monti>, e da questo <è colpa di Tremonti>, e da questo <è colpa di chi c’è oltre le catene montuose>, e dai vari Draghi o Merkel di turno <è colpa dei mercati finanziari e dello spread>, ecc. ecc. …. E da questo ciclo infinito, alla fine, colpe, responsabilità di bilanci e debiti disastrosi calano sempre, come macigni, soltanto sui cittadini.    
Rompiamo questo meccanismo perverso, questa catena infinita di irresponsabilità.
Che l’autogestione e la partecipazione attiva, nell’affrontare i problemi sociali e territoriali, diventi la pratica usuale dei cittadini, contro la vergognosa delega elettorale intesa come un perenne assegno in bianco.
Che la Casa Comunale venga finalmente considerata un luogo appartenente all’intera collettività e non una reggia personale.
 
CHE LA MANCANZA DI RESPONSABILITÀ ISTITUZIONALE VENGA CONSIDERATA UN REATO CONTRO LA GIUSTIZIA E L’UGUAGLIANZA SOCIALE».
 
 
Comitato Spontaneo Genitori Attivi
Associazione ARCI “Paisà” Maruggio
Comitato Cittadino Antinucleare Maruggio










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