Una donna attendeva i suoi complici a bordo di una Fiat Punto fuori dal locale
Ieri sera gli Agenti della Polizia di Stato dell’Ufficio prevenzione Generale e Soccorso Pubblico, hanno tratto in arresto Massimiliano RIZZO, di anni 33, la convivente Annunziata TOLISANO di anni 32 e sottoposto a Fermo di P.G. Simone CHIEGO, di anni 23, tutti pregiudicati, per rapina aggravata.
I FATTI: alle 21.10 circa di ieri sera gli equipaggi della Squadra Volante impegnati nella zona Italia nel servizio di prevenzione e controllo del territorio, transitando da via Ancona e giunti in prossimità del bar “Bohemien Cafè”, notavano all’interno due individui, travisati da passamontagna. Uno di questi, in particolare, era vicino al gestore con qualcosa in mano. Il gestore, del resto, appariva palesemente agitato, così come anche la moglie che gli era accanto. I due malviventi, accortisi della presenza della Polizia, si davano a precipitosa fuga a piedi, utilizzando l’uscita secondaria che affaccia su via Lucca. Immediatamente inseguiti dagli operanti, il RIZZO durante la corsa, si disfaceva del coltello e si sfilava il passamontagna. La corsa, breve ma intensa, non è servita al malvivente in quanto l’Agente che lo inseguiva riusciva con un balzo a “placcarlo”. Il RIZZO e il poliziotto, rovinavano per terra, ma ciò nonostante il malvivente veniva ammanettato. Il RIZZO nella ci rcostanza stringeva ancora tra le mani delle banconote, quelle appena sottratte al titolare del bar. L’altro complice, invece, riusciva a dileguarsi e a far perdere momentaneamente le proprie tracce. Nel frattempo sulla stessa via Lucca, un altro equipaggio individuava una Fiat punto di colore grigio chiaro, poi risultata rubata, con a bordo la TOLISANO, la quale, aveva assistito all’arresto del proprio convivente. La stessa interveniva scagliandosi contro gli Agenti nel vano tentativo di liberare il RIZZO. L’intervento del secondo equipaggio serviva anche ad immobilizzare la TOLISANO che veniva tratta in arresto, in quanto, posta all’esterno del locale, aveva rivestito la chiara funzione di “palo”. All’interno del locale gli Agenti rinvenivano un altro coltello ed il passamontagna che indossava l’altro complice. Nell’immediatezza gli Agenti raccoglievano ogni utile elemento per l’individuazione dell’altro fuggitivo, tra i quali si evidenziavano l’aspetto fisico e gli indumenti indossati. Colpiva in particolare gli Agenti la descrizione della postura arcuata dal fuggitivo, nonché la sua statura, bassa e robusta. Tali univoche caratteristiche portavano gli Agenti ad identificare nel Simone CHIEGO il terzo complice. Gli Agenti si recavano subito presso l’abitazione del CHIEGO e dopo aver presidiato ogni via di fuga (cortili interni confinanti con altri stabili, terrazze e vie limitrofe ) facevano irruzione nella sua abitazione bloccandolo. Il CHIEGO in quel frangente indossava ancora gli stessi indumenti che aveva durante la rapina, coincidenti, in ogni particolare, con la descrizione dettagliata fornita dalle vittime. Il RIZZO ed il CHIEGO, al termine delle formalità di rito venivano associati alla locale Casa Circondariale, mentre la TOLISANO veniva ristretta in regime di arresti domiciliari, per la presenza di un figlio minore a carico.