Prossima udienza il 3 luglio
Due famiglie, due scene del crimine diverse, stesso dramma...
Inizio di settimana doloroso per due coppie di genitori uniti dallo stesso immenso dolore: gli Scazzi presso la Corte di Assise di Taranto, e i Bassi a Mesagne, per l’anniversario della morte di Melissa avvenuta lo scorso 19 maggio. Una giornata intensa per tutti: a Brindisi Messa solenne in cattedrale presieduta da Mons. Talucci, dedicazione della palestra della scuola Morvillo Falcone a Melissa con una targa per ricordare la giovane sedicenne, tra le polemiche del preside sospeso dall’Ufficio Scolastico Regionale per dichiarazioni rese alla stampa, segue un coro a Mesagne e la proposta di intitolare per un giorno le scuole d’Italia all’istituto di Melissa a ricordo della ragazza.
Uguale dolore ad Avetrana in trasferta a Taranto per la diciottesima udienza per l’omicidio di Sarah Scazzi. Tra i testimoni sono stati ascoltati gli inquirenti che accompagnarono la sera del 7 ottobre 2010 in C.da Mosca Michele Misseri, il quale in prima persona indicò il luogo di sepoltura della nipote. In particolare il luogotenente Adolfo Semeraro, il quale ha illustrato tutte le fasi dell’indagine e le difficoltà per estrarre il cadavere della 15enne durate la notte, nonchè gli oggetti ritrovati in fondo al pozzo.
Il luogotenente ha reso pubblica testimonianza sui rilievi fatti nella tomba di Sarah, ricoperta da pietre, terra ed altro materiale di risulta. Indicata da un bastone di legno, conficcato nel terreno per indicare il luogo esatto in cui si trovava il pozzo nascosto. Alla visione delle foto passate nell’aula per mostrare la scena del crimine, la mamma di Sarah, la signora Concetta, ha deciso di abbandonare il processo per ragioni più che comprensibili.
Acquisite dal Pm Mariano Buccoliero cinque lettere inviate da Sabrina e suo padre al Tgcom, Porta a Porta, Chi l’ha visto ed altre trasmissioni a cui seguirono interviste, al momento al vaglio degli inquirenti su richiesta dei magistrati.
Si replica il 3 luglio con la deposizione di Valentina Misseri, Vanessa Cerri, ed altri testimoni tra le forze dell’ordine incaricati delle indagini.
Mimmo Palummieri