MAGLIE-MANDURIA 4-2
MAGLIE: Potenza, Parlangeli, Vetrugno (s.t. 8’ Giannone); Arcuti, Galante, Leo; Sicuro (s.t. 9’ Dell’Atti), Giordano, Petruzzella (s.t. 31’ Botrugno), Cezza, Ciriolo. All.: Romano.
MANDURIA: Fiorentino, Ancora, Serio; Perulli, Cocciolo, Cimino; Allegrini (s.t. 15 Bevilacqua), Ciccarese (s.t. 36’ Troccoli), Fanuli, Tondo, Coccioli (p.t. 28’ Pizzolla). All.: Marangio.
ARBITRO: Paoloni di Ascoli Piceno.
RETI: p.t. 6’ Vetrugno; 29’ Tondo (rig.); s.t. 5’ Tondo; 15’ Petruzzella; 30’ Dell’Atti; 48’ Giannone.
MAGLIE - Ad un certo punto della gara, il miracolo stava delineandosi: Manduria in vantaggio per 2-1 (doppietta di Tondo) e Maglie contratto dal timore di sciupare, davanti ai propri tifosi, quando costruito sull’erbetta del “Dimitri”. E ciò nonostante l’arbitro non avesse espulso, nell’azione del calcio di rigore concesso al Manduria, il difensore locale autore del fallo: Coccioli, infatti, era ultimo uomo e, come da regolamento, l’arbitro avrebbe dovuto estrarre il cartellino rosso. Invece il direttore di gara si è limitato a concedere la massima punizione e, per giunta, Coccioli ha dovuto lasciare il campo (è stato poi portato, per un controllo, in ospedale).
La prova gagliarda del Manduria non è servita, insomma, a ribaltare lo 0-2 della gara d’andata. Perché, proprio sull’1-2, la squadra biancoverde ha subito un altro gol in modo molto ingenuo. E sul 2-2, a metà della ripresa, il Manduria, rimasto poi in 10 per l’espulsione di Bevilacqua, ha alzato i remi ed ha finito per soccombere (2-4).