L’intervento di Emanuele Papalia
Nella serata di ieri presso i locali messi a disposizione dai responsabili dell’A.C.I. (sia pure nel massimo rispetto del momento difficile che vive la nostra città per i noti problemi che investono in particolare l’economia tarantina e nella massima vicinanza ai lavoratori dello stabilimento industriale dell’ILVA) si è svolta una riunione finalizzata al tentativo di salvare il “calcio” a Taranto.
Ho avuto quindi il piacere di raccogliere intorno a tale idea alcuni imprenditori, commercianti e professionisti, anzitutto tifosi di calcio ed in particolare dei colori rosso / blu, molti dei quali avevano già manifestato il desiderio di unirsi per fare ogni sforzo utile ad evitare che il calcio a Taranto smetta di esistere e, comunque, per portare avanti quel progetto di tarantinità, trasparenza ed innovazione da me prospettato.
L’attaccamento ai colori della nostra città, la voglia di vedere ancora una squadra di calcio che vesta la maglia rosso / blu e, soprattutto, la buona volontà mostrata da tutti i partecipanti alla riunione, sono state tutte componenti che hanno consentito di rafforzare questo intendimento e di manifestare ciascuno la propria disponibilità piccola o meno piccola ad essere parte del progetto.
Lo sforzo di questo gruppo di persone ha consentito di raccogliere la disponibilità a formare una quota capitale della nuova costituenda società calcistica che ammonterebbe a circa 500mila euro, somma che certamente non è sufficiente all’attuazione del programma di fare calcio a Taranto sia pure partendo dal campionato di Serie D, ove si pensi che circa 350mila euro occorrerebbero per la sola iscrizione al campionato.
Tale gruppo di soggetti, attraverso la mia persona, intende manifestare al sindaco di Taranto la disponibilità ad incontrare eventuali altri soggetti anche non tarantini (che dovessero mostrare serietà ed interesse ad occuparsi di calcio a Taranto mettendo a disposizione una somma quanto meno equivalente) con cui confrontarsi al fine di valutare se sia possibile condurre in porto il progetto di avere ancora una squadra di calcio a Taranto con voglia e prospettive da portare avanti senza falsi proclami o false illusioni, ma con la massima dignità e serietà.
I tempi sono molto ristretti, ma ciò non significa che non si debba tentare fino all’ultimo momento che il calcio a Taranto prosegua, sia pure partendo da campionati inferiori rispetto a quello appena concluso e che ci ha visti protagonisti sul campo.
Emanuele Papalia