«Quando ho parlato di opposizione, non mi riferivo al gruppo consiliare»
Dopo l’intervento di Erminio Marsella, riepilogando quello che è accaduto nelle ultime settimane, il sindaco Alberto Chimienti ha chiarito meglio il proprio punto di vista.
«Quelle affermazioni che mi sono state attribuite in parte sono vere e in parte sono false» ha risposto il primo cittadino maruggese. «E’ vero che, dopo circa dieci giorni che avevo subito il primo gesto intimidatorio, sono venuto a sapere (ma non dalle forze dell’ordine) del bigliettino che era stato lasciato nei pressi dell’abitazione del concittadino oggetto di un attentato dinamitardo. Ho anche scoperto, parlando con le forze dell’ordine, che le indagini, in sostanza, non erano mai partite. Mi sono recato allora dal questore e, invocando indagini che possano appurare la verità, ho suggerito di partire dall’attività della mia Amministrazione e della mia maggioranza, se non vi erano altre piste da seguire. Le stesse forze dell’ordine, poi, mi hanno chiesto se dietro a questi episodi potesse celarsi una matrice politica, visto che, in un passato non troppo lontano, ero stato più volte attaccato e diffamato. Io ho risposto che ogni pista andava seguita, anche quella politica. Ma quando ho fatto riferimento alla opposizione, non mi riferivo al gruppo consiliare, di cui ho grande stima e l’ho sempre dimostrato. Per me l’opposizione sono quelle persone, anche privati, che mi ritengono scomodo, perché puntano a sfruttare le nostre ricchezze illecitamente. Io potrei risultare scomodo anche ad un singolo cittadino, che non vuole la mia ricandidatura, e, perché no?, anche alla opposizione che esiste nel mio partito».
Il sindaco non ha esitato a dire che, quando resta solo in Comune dopo le 14, ora ha paura.
«Ho già dovuto affrontare gente che mi ha minacciato» ha dichiarato il sindaco. «E non posso che ammettere che ho paura a restare solo. Anche quando facciamo giunta, non siamo più sereni. Peraltro non sono affatto propenso a portare con me una rivoltella: non si risponde alle minacce con la forza. Io credo che Maruggio debba essere solidale. Perché c’è gente che dalle ricchezze di Maruggio (mi riferisco soprattutto a Campomarino) vorrebbe cercare di arricchirsi illecitamente. Stiamo allora insieme. Perché oggi sto io, ma domani potreste esserci voi al mio posto».
Le parole di Chimienti sono state sufficienti a riportare l’armonia. Tant’è che, prima della chiusura dei lavori, lo stesso avv. Marsella, a nome di tutto il gruppo di minoranza, ha espresso la solidarietà al sindaco e all’intera Amministrazione.