La maggioranza ha già pronta una proposta di delibera da sottoporre al Consiglio Comunale. A Manduria il commissario Lombardi convoca i partiti
Avetrana sembra aver deciso: intende abbandonare la costituenda provincia di Taranto e Brindisi per chiedere il passaggio in quella di Lecce.
Giovedì prossimo (27 settembre), il Consiglio Comunale si riunirà per esprimersi in merito. Ma la bozza di proposta di delibera non lascia molti dubbi sull’orientamento della maggioranza.
«Noi siamo per passare nella provincia di Lecce» ha affermato ieri il sindaco Mario De Marco. «Oggi rientra ad Avetrana il presidente del Consiglio Comunale, cui chiederò di convocare la seduta del consesso elettivo».
Nella bozza di delibera che sarà sottoposta all’esame del Consiglio Comunale, si sottolinea, «in relazione alle proprie vocazioni culturali e quelle di omogeneità territoriale con la circoscrizione amministrativa leccese», una manifesta preferenza verso il proprio accorpamento alla Provincia di Lecce. Pertanto si esprime l’intendimento del Comune di Avetrana di procedere all’accorpamento nella circoscrizione amministrativa della Provincia di Lecce, riservandosi con un successivo atto l’avvio delle formali procedure di legge». Inoltre il Consiglio si impegnerebbe ad
«attivare occasioni di informazione e coinvolgimento della cittadinanza al fine di sensibilizzare la stessa rispetto all’orientamento espresso dal Consiglio Comunale».
Anche Manduria sta prendendo in esame questa possibilità. Ad aprire la discussione è stato il movimento “Giovani per Manduria”.
«Entro il 24 ottobre la Regione Puglia dovrà presentare al Governo una propria proposta di accorpamento delle province, altrimenti sarà il governo stesso a decidere» sostiene il movimento politico manduriano. «Manduria ha di fronte a se due possibilità: rientrare nella costituenda provincia di Taranto-Brindisi o ritornare alla Provincia di Lecce, alla quale appartenne fino al 1924.
Il Movimento Giovani per Manduria, riconoscendo l’importanza che una decisione così delicata comporta per il futuro del nostro paese, ha deciso di incontrare il commissario straordinario del Comune di Manduria.
Il Comune di Manduria, essendo commissariato, non può ricorrere al Consiglio Comunale, massima sede di rappresentanza della città, per deliberare una sua scelta; occorre quindi sensibilizzare il Commissario sull’importanza di esprimere una decisione che secondo noi, non può prescindere dalla volontà popolare.
Sappiamo che i tempi sono strettissimi e che i mezzi a disposizione pochi, ma vogliamo comunque contribuire a questa scelta, cercando in tutti i modi di far rispettare la volontà popolare che in questi casi, non può essere tenuta fuori dai processi decisionali, ne assoggettata ad imposizioni».
Il commissario straordinario Aldo Lombardo, proprio per cercare di rispettare quella che è la volontà popolare, ha deciso di interpellare i rappresentanti dei partiti: a loro chiederà l’opinione su questa delicata scelta, che a nostro avviso dovrebbe maturare dopo aver almeno convocare un’assemblea pubblica.
Di certo, tutti gli ultimi eventi (taglio dei reparti in ospedale, possibile scarico a mare del depuratore, possibile sopraelevazione della discarica, per fare alcuni esempi), hanno creato sfiducia fra la gente verso chi ha rappresentato questo territorio. Ecco, perché, si vorrebbe cambiare, anche se resta il timore di compiere un salto verso l’ignoto.