«La città ha risposto positivamente al mio appello. La crisi dell'Amministrazione? Sono ottimista...»
Oltre 2.400 voti, pari al 26,3% dei consensi del collegio Manduria 1. E’ la risposta, forte e roboante, di Francesco Massaro, sindaco della città messapica, a chi lo attendeva alla prova delle Provinciali per poter intonare il “de profundis” politico.
Il presidente del Consiglio Provinciale uscente, al contrario, ha dimostrato di essere decisamente “vivo”: Massaro è stato il candidato più suffragato del Collegio (il secondo è stato Capogrosso, del PdL). Non solo: ancora una volta Massaro si è dimostrato un valore aggiunto per il partito, avendo ottenuto più voti rispetto alla media in provincia.
«E’ un bel risultato» è il primo commento del primo cittadino di Manduria. «Nonostante l’alta percentuale di astensione al voto e nonostante la numerosa presenza di liste in questa competizione, ho ottenuto oltre 2.400 voti. Avevo chiesto, nei miei comizi, un voto alla città per legittimare il mio impegno sia a Taranto che a Manduria. Ebbene, il voto della città è arrivato. Ed è un voto di apprezzamento per tutto ciò che ho fatto per la città, sia da sindaco che da presidente del Consiglio Provinciale. Anche, lo ammetto, se io, ad un certo punto, ho sospettato che la città mi avesse voltato le spalle o, quanto meno, non mi seguisse più come qualche anno fa».
Massaro è in corsa il terzo nella graduatoria del Pd in provincia, alle spalle di Bartolo Punzi (27,54%) e di Gianpiero Mancarelli (27,47%).
Il buon risultato di Massaro potrebbe fungere da collante per una Amministrazione locale in difficoltà.
«Se avessi ottenuto un risultato scadente (intorno al 20%), avrebbero anche potuto chiedere di voltare pagina. Vediamo cosa succede: io sono a disposizione. E anche per la tenuta della coalizione sono ottimista».
«La città ha risposto positivamente al mio appello. La crisi dell'Amministrazione? Sono ottimista...»
Oltre 2.400 voti, pari al 26,3% dei consensi del collegio Manduria 1. E’ la risposta, forte e roboante, di Francesco Massaro, sindaco della città messapica, a chi lo attendeva alla prova delle Provinciali per poter intonare il “de profundis” politico.
Il presidente del Consiglio Provinciale uscente, al contrario, ha dimostrato di essere decisamente “vivo”: Massaro è stato il candidato più suffragato del Collegio (il secondo è stato Capogrosso, del PdL). Non solo: ancora una volta Massaro si è dimostrato un valore aggiunto per il partito, avendo ottenuto più voti rispetto alla media in provincia.
«E’ un bel risultato» è il primo commento del primo cittadino di Manduria. «Nonostante l’alta percentuale di astensione al voto e nonostante la numerosa presenza di liste in questa competizione, ho ottenuto oltre 2.400 voti. Avevo chiesto, nei miei comizi, un voto alla città per legittimare il mio impegno sia a Taranto che a Manduria. Ebbene, il voto della città è arrivato. Ed è un voto di apprezzamento per tutto ciò che ho fatto per la città, sia da sindaco che da presidente del Consiglio Provinciale. Anche, lo ammetto, se io, ad un certo punto, ho sospettato che la città mi avesse voltato le spalle o, quanto meno, non mi seguisse più come qualche anno fa».
Massaro è in corsa il terzo nella graduatoria del Pd in provincia, alle spalle di Bartolo Punzi (27,54%) e di Gianpiero Mancarelli (27,47%).
Il buon risultato di Massaro potrebbe fungere da collante per una Amministrazione locale in difficoltà.
«Se avessi ottenuto un risultato scadente (intorno al 20%), avrebbero anche potuto chiedere di voltare pagina. Vediamo cosa succede: io sono a disposizione. E anche per la tenuta della coalizione sono ottimista».