Il gol del momentaneo pareggio firmato da G. Bruno
PAOLO VI-MARUGGIO 3-1
PAOLO VI: D’Amicis, De Santis C.(12’ st Giacovelli), Minutello, Kassè (11’ st Palomba), Zoppo, Latagliata, Tomaselli, Novellino, Lorè (17’ st Blandamura), Carbotti, Nesca. A disp.: Menza, Desantis G. All. Novellino.
MARUGGIO: Di Giacomo, Summa (17’ st Bruno L.), Distratis M., Distratis L. (1’ st Calò G.), Mero, Erente, Brunetti S.(1’ st Palmisano) , De Cesare, Cotroneo, Colucci. A disp.: Chiego, Brunetti A., De Nitto, Calò A. All. Delvecchio.
ARBITRO: Andrea Bizio.
MARCATORI: 11’ pt Tomaselli, 28’ pt Bruno G., 34’ pt autogol Summa, 43’ st Nesca.
NOTE: ammoniti al 30’ pt Nesca, 34’ pt Bruno G., 47’ pt Erente, 16’ st Mero, 18’ st Novellino, 29’ st Cotroneo, 33’ st Carbotti.
TARANTO - Nell’andata della seconda giornata del quadrangolare di Coppa Puglia, il Paolo VI si impone clamorosamente sul ben più quotato Maruggio con il punteggio di 3-1.
Padroni di casa cinici, bravi a capitalizzare al meglio le occasioni create, di fronte ad un avversario troppo lezioso e poco concreto. Il Maruggio potrebbe passare subito all’8’ pt, ma Cotroneo sciupa malamente calciando in bocca al portiere. Passano tre minuti e arriva il vantaggio dei locali, grazie al diagonale velenoso di Tomaselli, che potrebbe ripetersi al 27’pt, ma senza fortuna.
La risposta degli ospiti non si lascia attendere e porta alla segnatura del pareggio. Giuseppe Bruno chiama alla giocata sul fondo Cotroneo che rimette verso il palo opposto dove Colucci, ben appostato, raccoglie per lo stesso Bruno che infila con un comodo tapin.
Il Maruggio continua a spingere e costruisce le occasioni per il raddoppio dapprima con Luca Distratis e poi con Giuseppe Bruno. Al 34’ pt, puntuale la legge del gol mancato, gol subito, con la peggiore delle beffe, che porta all’autogol di Summa, che infila il proprio portiere nel tentativo di liberare l’area.
La ripresa è un monologo giallo-azzurro, ma gli uomini di mister Delvecchio non riescono a concretizzare le innumerevoli occasioni costruite. E dopo un primo spavento iniziale (Di Giacomo si supera nell’occasione), il Maruggio spreca ripetutamente e malamente con Palmisano, Giuseppe Bruno e Cotroneo. Nel momento di maggior sforzo degli avversari, il Paolo VI colpisce di ripartenza e con Giacovelli fa le prove della terza segnatura, che arriverà quasi allo scadere con Nesca.
Maria Lanzo