«Il Pd ha compiuto un grave errore: per calcolo di potere, ha snaturato la coalizione di centrosinistra»
«Il Pd ha compiuto un grave errore: per calcolo di potere, ha riscoperto il consociativismo, snaturando la coalizione di centrosinistra».
Anche i Comunisti Italiani di Manduria stigmatizzando la decisione di Florido di apparentarsi con l’Udc e con Io Sud.
«La politica ha ceduto il passo alla tattica» afferma Salvatore Fanuli, componente la segreteria provinciale e regionale dei Comunisti Italiani. «Abbiamo fatto la campagna elettorale per l’elezione di Gianni Florido, presidente uscente della provincia di Taranto e per il rinnovo del Consiglio Provinciale con grande lealtà e determinazione politica. Lo abbiamo fatto non solo perché il nostro partito era presente in giunta con un suo assessore, ma soprattutto perché in questi ultimi cinque anni si è istaurato un metodo amministrativo collegiale e politicamente ineccepibile che ha prodotto risultati tangibili di buon governo. La fase del consociativismo sembrava un ricordo lontano del passato, una fase che non sarebbe più ritornata, invece rieccoci».
Fanuli spiega dunque perché i Comunisti Italiani dicono no a questo “pateracchio”.
«Questa scelta di tatticismo politico-strumentale ingenera confusione nel corpo elettorale che vede ribaltarsi la posizione del presidente Florido nei contenuti programmatici e pone un problema di etica e moralità dell’agire politico» continua Fanuli. «Si è detto che questo pateracchio sarebbe una sorta di laboratorio politico, che dalla Puglia si dovrebbe spandere a macchia d’olio nel Paese, e non ci si accorge che con ciò si argomenta e si sostiene l’inutilità del patto elettorale, si porta l’elettorato verso una deriva astensionista pericolosissima per la Democrazia nel nostro Paese.
I Comunisti hanno chiesto di votare a testa alta; lo hanno chiesto parlando di contenuti e spiegando le ragioni e le cose che intendono fare richiamando gli elettori al senso di responsabilità che si esercita col voto, lo hanno fatto chiedendo il voto per rafforzare la coalizione di centrosinistra.
L’ho fatto in prima persona nelle piazze e nei comizi, nel massimo rispetto della volontà e del giudizio degli elettori e nessuno può chiedere al mio partito, che lealmente ha servito una causa e ha sostenuto un patto, di chinare la testa di fronte a questa sciagurata manovra tattica.
Credo sia necessario, invece, procedere tempestivamente ad un’analisi del voto seria comune per comune, collegio per collegio e rilanciare l’iniziativa politica nel territorio dichiarando fin da subito la nostra contrarietà a questo pateracchio e la ferma volontà di porre il partito all’opposizione di una Amministrazione Provinciale di questa natura, qualunque sia il risultato che uscirà dalle urne dopo il ballottaggio.
Finalmente vi è un processo che unisce la sinistra italiana e in essa i comunisti, questo progetto politico può e deve rappresentare l’alternativa a quanti con i fatti smentiscono parole, programmi e progetti per mera sete di potere».