Il 6 dicembre inizia a Taranto il progetto “Nonni-Sud-Internet” dell’Auser provinciale con l’ITIS Pacinotti e la scuola media “Pirandello”
Non è mai troppo tardi… per imparare a usare il pc e a navigare in internet, soprattutto se è un modo per combattere la solitudine dell’anziano chiuso in casa.
Dal 6 dicembre prossimo una trentina di anziani - età media 75 anni - di Taranto torneran-no a scuola per imparare a usare il computer e a destreggiarsi nel web, difendendosi dalle insidie che spesso internet riserva ai meno esperti.
Quindici anziani frequenteranno le lezioni presso l’ITIS Pacinotti, e altrettanti presso la Scuola Media Pirandello del Quartiere Paolo VI; innovativa la formula didattica: ogni anzia-no, infatti, sarà “affidato” a uno studente che ne diventerà il tutor insegnandogli, nelle au-le multimediali dei due plessi scolastici, l’ABC dell’informatica e del WEB.
È “Nonni-Sud-Internet”, un progetto realizzato dall’Auser Provinciale di Taranto con la col-laborazione della Fondazione con il Sud, dell’ITIS Pacinotti e della Scuola Media “Pirandel-lo”, le cui lezioni si svilupperanno fino a maggio. Gli anziani interessati ad esercitarsi fuori dall’orario delle lezioni, inoltre, potranno recarsi presso le sedi dell’Auser di Taranto per uti-lizzare moderni personal computer.
Maria Antonietta Brigida, presidente dell’Auser Provinciale di Taranto, ha detto che “grazie alla figura dello studente-tutor, invece delle classiche lezioni in aula con un singolo docente, conseguiamo due obiettivi: rispettiamo la capacità di apprendimento del singolo anziano, che non sarà “costretto” a seguire una classe nel programma, e, soprattutto, realizziamo uno scambio intergenerazionale, con lo studente che insegnerà l’informatica e internet all’anziano, ma allo stesso tempo riceverà da questi un grande bagaglio di esperienze umane. Più che un rapporto didattico, siamo convinti che tra loro si instaurerà un rap-porto umano ed emotivo!”
“Riteniamo che, se adeguatamente utilizzato, internet – ha concluso Maria Antonietta Brigida – possa rappresentare un valido strumento per consentire all’anziano di comunicare con il mondo esterno vincendo così la solitudine”.