Decide la contesa il gol di Erente
PORTO CESAREO-MARUGGIO 0-1
LA SIRENA PORTO CESAREO: Isceri, Antico, De Mitri (39’ st Calabrese), Peluso, Guglielmetti, Fanizza, Martina, Dell’Anna, Colapietro, Sacco (19’ st Alberani), Alfarano (19’ st Margagliotti). A disp.: Gabrieli, Schirinzi, Miccoli, Maci. All. Margagliotti.
MARUGGIO: Gravame, Erente (33’ st Brunetti S.), Distratis M., Lanzo, Mero, Bruno L., De Nitto, De Cesare, Lionetti (37’ st Bruno G.), Palmisano (45’ st Zaccaria), Colucci. A disp.: Ricci, Summa, Calò A. Brunetti S., Distratis L. All. Delvecchio.
ARBITRO: Savino Dibenedetto di Barletta.
MARCATORE: 10’ st Erente.
NOTE: ammoniti al 22’ pt Colapietro, 35’ pt Sacco, 4’ st Fanizza, 28’ st Distratis M.
PORTO CESAREO - Vittoria importantissima per il Maruggio che espugna il difficile campo della Sirena di Porto Cesareo con il risultato di 1-0. È bastato uno spunto di Ivan Erente, in versione pendolino Cafù, a risolvere l’incontro.
Probabilmente il pareggio sarebbe stato il risultato più giusto. Alla fine ha prevalso la maggior determinazione e caparbietà degli uomini di mister Delvecchio.
Partita noiosa nel primo tempo, l’incontro ha vissuto i suoi spunti migliori, soprattutto dal punto di vista agonistico, nella ripresa, quando le due squadre hanno giocato più a viso aperto e hanno alzato i ritmi. Per vedere il primo tiro verso lo specchio della porta dobbiamo aspettare il 34’ della prima frazione di gioco, quando De Cesare manda di poco a lato su punizione. La risposta della Sirena arriva quattro minuti dopo. Sulla punizione tesa di Antico, Guglielmetti trova il tempo per lo stacco, ma il suo colpo di testa si stampa sulla traversa. Al 40’ pt la squadra di casa recrimina per un gol annullato per presunto fuorigioco e due minuti dopo spreca malamente con Alfarano sotto misura. Gli ospiti sbloccano l’incontro al 10’ della ripresa: Lionetti apre alla perfezione per Erente, che sfonda sulla destra e giunto in area di rigore lascia partire un diagonale angolatissimo sul quale Isceri nulla può.
Intorno alla mezzora la conclusione del solito Guglielmetti a mettere i brividi a Gravame.
Maria Lanzo