martedì 24 settembre 2024


04/02/2013 08:55:40 - Provincia di Taranto - Attualità

Il corso è organizzato dalla Jonian Dolphin Conservation

 
A Taranto uno studente universitario di materie “marine”, come anche un veterinario, può finalmente diventare un “WhaleWatchers”, ovvero un persona in grado di studiare e riconoscere i mammiferi marini nel loro ambiente naturale.
Basta che frequenti il corso organizzato dalla Jonian Dolphin Conservation, l’associazione che da quattro anni studia e monitora la presenza di cetacei nel Golfo di Taranto, ricerche che hanno già portato alla individuazione di colonie stanziali di delfini nel nostro mare.
La durata del corso è di 90 ore, delle quali 60 di lezioni teoriche che si terranno presso l’Istituto Zooprofilattico Sperimentale, in via Lago di Montepulciano a Taranto, e 30 di “pratica” con cinque di uscite in mare a bordo di “Taras”, il nuovo catamarano scientifico della Jonian Dolphin Conservation.
Ai partecipanti, massimo 20, sarà fornito tutto il materiale didattico: per ricevere informazioni contattare il 348.0323630, visitare www.joniandolphin.it o inviare una mail ad areaprogetti@joniandolphin.it.
Le lezioni saranno tenute da Vincenzo Prunella, direttore del corso e responsabile del Comitato scientifico JDC, e da Nicola Zizzo, Salvatore Dimatteo, Roberto Carlucci, Giuseppe Catapano e Lucio Rositani.
Il corso si pone l’obiettivo di fornire le basi per lo studio e il riconoscimento dei mammiferi marini agli appassionati di “whalewatching”, a coloro che operano in mare o nel settore della tutela e promozione delle oasi e delle aree marine protette e della difesa degli habitat costieri, in un’ottica di apprendimento scientifico/pratico finalizzato alla valorizzazione delle risorse marine della regione.
Al termine del corso i partecipanti conosceranno la tassonomia dei mammiferi marini, la loro evoluzione e le caratteristiche fisiologiche, avranno appreso i principi dell’etologia dei mammiferi marini, la loro distribuzione geografica, gli habitat, i loro rapporti con l’uomo e gli effetti dell’inquinamento delle aree marine. A bordo del catamarano “Taras”, inoltre, avranno raccolto e interpretato i dati nel corso di rilevazioni e osservazioni in mare utilizzando specifici software.
Tra le tante materie in cui articola il programma, di particolare attualità è lo studio del fenomeno dello spiaggiamento dei cetacei e delle diverse teorie sulle sue possibili cause; saranno esaminati, inoltre, i protocolli di intervento su un cetaceo in difficoltà, nonché quelli per il recupero e lo studio di esemplari spiaggiati e la loro gestione clinica.










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