Bruni: <Con Molendini, penalizzata la cultura>
La rivolta verso il Centrodestra, ovvero Popolo delle Libertà, non interessa soltanto la città di Taranto. E’ ormai un fatto assodato. La sua crisi non riguarda vertici e classe dirigente. C'è uno sbando generale e ci sono precise responsabilità, le quali consentono una chiara richiesta di dimissioni di tutti i vertici, cosiddetti, provinciali. Uno dei casi eclatanti è la “questione Maruggio”. Cosa è accaduto a Maruggio? Le elezioni hanno premiato la lista e il sindaco uscente. Bene. Fin qui ci siamo. Al momento di formare la Giunta fa una operazione boumerag il signor sindaco. Qual è questa operazione? Subito detta. Non conferma due assessori che nonostante tutto hanno ottenuto consensi importanti e direi significativi per permettere al sindaco di rivincere. E dove va a colpire il sindaco? Ancora una volta si uccide il progetto cultura non confermando come assessore alla cultura Anna Molendini, la quale rivestiva anche l'incarico di vice sindaco. Quali sono state le motivazioni? Quale percorso è stato adottato? Quali sono le prospettive avanzate.
C'è da precisare che nel corso di questi anni il Comune di Maruggio e tutta la comunità avevano brillato per progettualità culturale, per impegno, per diligenza, per autorevolezza amministrativo – culturale e Maruggio era diventata un “faro” di attrazione proprio in virtù delle attività e della promozione culturale che si era sviluppata.
Lo stesso vice coordinatore del Pdl Franzoso, a due passi da Maruggio, dovrebbe saperne qualcosa anche perchè è stato presente in più anni alle attività di questo assessorato anche se non in "prima fila", ovvero in "prima linea". Franzoso se ci sei batti un colpo. O no? E ora è sparito anche lui?
Sarà pur successo qualcosa? E per quale motivo si offre alla stessa Molendini l'assessorato all'Urbanistica invece di quello più consono, alla Cultura, sul quale aveva speso energia e impegno oltre che sicura competenza. Ci vorrebbe una motivazione. Ma seria. Soprattutto dopo le dichiarazioni che lo stesso sindaco ha rilasciato ad un organo di informazione.
Io ho una mia opinione precisa. Il Centrodestra non ama la cultura. Questo è ovvio e non amandola comprende però che un assessorato alla cultura è un rischio per chi lo fa funzionare bene perchè sul piano dell'immagine fa ombra e crea consensi.
La Molendini aveva creato consensi non solo a Maruggio ma su tutto il territorio. E ciò a chi dava fastidio? Il sindaco deve rispondere sia in termini di motivazioni amministrative sia sul piano puramente politico. Ancora una volta chi lavora, nel Centrodestra, viene penalizzato.
Ormai la sua caduta su Taranto e provincia è su tutte le frontiere ed è ben visibile. Questo è soltanto un piccolo esempio. Si potrà dire: ma Maruggio può essere considerato l'ombelico della provincia? Per le cose che ha fatto si. Ma anche se non fosse l'ombelico significa che a questo popolo delle libertà, di una libertà inesistente, la cultura fa paura. E se non ama le culture e se non ama il confronto può amare il fare e il sapere della politica?
Prendessero atto che senza idee non ci sono strategie e i numeri portano al non consenso di qualità. Il fatto è che la cultura crea una distinzione tra la qualità della politica e il saper fare politica e l'incapacità della progettualità.
Andare oltre non avrebbe senso. Usciamo da questa deriva. Invito tutti coloro che vogliono fare cultura ad alzare la testa. Maruggio è certamente un esempio. Partiamo da qui per abbandonare nelle solitudini questo popolo delle libertà che è lontanissimo dal popolo vero.
Pierfranco Bruni