Troppe le assenze nel Maruggio. Novoli più forte. Sugli scudi il portiere Gravame
NOVOLI-MARUGGIO 1-0
NOVOLI: Godi, Fracella, Romano, Quarta, Nestola, Potì, Commendatore F., Marasco (34’ st Turrisi), Franza (27’ st Epifani), Caraccio, Carlà (12’ st Protopapa). A disp.: Basile, De Luca, Simone, Commendatore S. All. Schipa.
MARUGGIO: Gravame, Erente (38’ st Calò), Distratis M., Mero, Bruno L. , Brunetti A., Zaccaria, Lanzo, Bruno G., De Cesare, Palmisano (10’ st Summa). A disp.: Ricci, Carlucci, Distratis L., Brunetti S. All. Delvecchio.
MARCATORI: 26’ st Franza.
NOTE: ammoniti Bruno L. e Calò.
NOVOLI - Il Novoli si aggiudica il big-match con il Maruggio. Uno a zero il risultato finale, per effetto della rete messa a segno da Franza.
Vittoria meritata per la squadra di mister Schipa, che ha comandato la manovra dal primo all’ultimo minuto.
Il Maruggio, privo di alcune pedine fondamentali, si presenta con un atteggiamento tattico obbligato, volto a contenere quanto più possibile i danni.
Il primo tempo è un monologo del Novoli. La squadra di mister Schipa costringe gli avversari nella loro metà campo e produce azioni su azioni. I padroni di casa potrebbero andare in gol per ben cinque volte nella prima frazione di gioco, ma i colpi di testa di Franza, Nestola e Potì, e la semisforbiciata di Carlà non ne vogliono sapere proprio di entrare.
Al 38’ l’occasione più clamorosa del primo tempo dei leccesi. Sugli sviluppi di un calcio di punizione il Novoli potrebbe andare in gol per ben due volte, ma prima Alessio Brunetti si immola con il corpo sul tiro da distanza ravvicinata di un avversario, e poi Gravame compie un autentico miracolo sul tiro a botta sicura di Carlà.
Nella ripresa il copione non cambia ed è subito Gravame a salire alla ribalta, con il secondo intervento prodigioso. Il Novoli continua a spingere, ma bisogna attendere il 26’ per vedere il gol. Il direttore di gara concede una punizione piuttosto dubbia ai padroni di casa e Franza è il più lesto a trafiggere l’incolpevole Gravame. E il Maruggio deve dire grazie al suo portiere, straordinario in ancora tre circostanze, se il passivo non è stato più pesante.
Maria Lanzo