martedì 24 settembre 2024


19/03/2013 07:04:17 - Provincia di Taranto - Appuntamenti

L’Ave Maria da “Otello” di Giuseppe Verdi e l’Ave Maria di Caccini affidate alla straordinaria voce dello mezzosoprano Agata Bieñkowska

 
Due “Ave Maria”, due cammei musicali di incomparabile bellezza per impreziosire il programma di un indimenticabile Concerto di Pasqua.
L’Ave Maria da “Otello” di Giuseppe Verdi e l’Ave Maria di Caccini, affidate alla straordinaria voce dello mezzosoprano Agata Bieñkowska, saranno i due brani di ispirazione sacra del tradizionale Concerto di Pasqua dell’Orchestra della Magna Grecia, diretta da Piero Romano.
Agata Bieñkowska sarà “L’Angelo della Musica”, il suggestivo titolo del concerto di Pasqua dell’Orchestra ICO della Magna Grecia, con due date in programma: nella Concattedrale di Taranto lunedì prossimo, 25 marzo (ore 21) per la stagione concertistica “XXI Eventi Musicali”, un evento istituzionalmente organizzato dall’Amministrazione Comunale di Taranto in collaborazione con l’Orchestra ICO della Magna Grecia (infoline 099.7304422); martedì 26 marzo il concerto si terrà, per la stagione “Castellaneta in Musica 2013”, nella Cattedrale di Castellaneta (info 328.2858086).
Agata Bieñkowska, polacca di nascita e italiana di adozione, parla sei lingue ed ha iniziato l’educazione musicale a sette anni con lo studio del pianoforte. Giovanissima ha poi iniziato la sua intensa attività operistica e concertistica esibendosi nei più importanti teatri italiani ed europei con la direzione di prestigiose “bacchette”.
La prima Ave Maria cantata da Agata Bieñkowska è tratta dall’Otello, la penultima opera di Giuseppe Verdi ispirata alla omonima tragedia shakespeariana. Viene cantata da Desdemona per invocare la Madonna: è una preghiera di purissima fede, accompagnata da autentica armonia divina, una preghiera di straordinaria semplicità e delicatezza.
Seguirà la meravigliosa Ave Maria di Caccini, entrata nel repertorio di grandi cantanti, finanche di Andrea Boccelli; in realtà il brano è stato scritto dal liutista russo Vladimir Vavilov che lo incise nel 1972 come Anonimo, e dopo la sua morte fu poi attribuito al compositore italiano Giulio Caccini.
Poi Agata Bieñkowska canterà “Lascia ch’io pianga”, una celebre aria di difficilissima interpretazione da “Rinaldo” di Georg Friedrich Händel, brano che nel Settecento fu uno dei “cavalli di battaglia” di Farinelli, il più celebre castrato della storia.
A seguire la Bieñkowska si cimenterà nell’aria “O patria… di tanti palpiti” dal Tancredi di Gioacchino Rossini, nella celebre “Mon coeur s’ouvre a ta voix” da “Samson et Dalila” di Saint-Saën“ e, dulcis in fundo, nell’impegnativa aria “Nel giardin del bello” dal “Don Carlo” di Giuseppe Verdi.
L’Orchestra della Magna Grecia, diretta da Piero Romano, eseguirà quattro brani orchestrali: la fantasia sinfonica in un unico movimento “Il Preludio sinfonico” di Giacomo Puccini, il brano di Edward Elgar “Nimrod”, una delle Variazioni “Enigma” composte dall’inglese, il poema sinfonico “Una notte sul Monte Calvo” del russo Modest Petrovic Musorgskij e, infine, l’ouverture del Nabucco di Giuseppe Verdi, terzo pezzo verdiano del concerto che rende così omaggio al compositore italiano in occasione del duecentesimo anniversario della nascita.










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