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12/04/2013 13:15:39 - Provincia di Taranto - Appuntamenti

Ingenui piaceri e piccoli ma importanti disgusti

 
Per “favole&TAmburi”, la rassegna per famiglie del Crest, domenica 14 aprile, alle ore 18 al teatro TaTÀ, in via Grazia Deledda a Taranto, va in scena “Mimì e la felicità” di Ketti Grunchi, Valter Rado, Elisabetta Mazzullo, regia Ketti Grunchi, con
Ketti Grunchi, voce registrata Sergio Mascherpa, scenografia e luci Yurij Pevere, produzione La Piccionaia - I Carrara, Teatro Stabile di Innovazione (Vicenza).
Biglietto unico 6 euro (più diritti di prevendita per chi acquista tramite circuito BookingShow).
Dalle ore 17, un’ora prima del sipario, “Aspettando... gioco”, ovvero animazione ludica a cura dello staff di Junior TaTÀ (a partecipazione libera e gratuita). Info: 099.4707948 - 366.3473430.
Una domenica mattina, tra suono di campane e lenzuola stese, una coccinella maschio posò le sue zampette esattamente sulla punta di un grazioso dito indice. In quell’istante, davanti all’uscio di casa il nonno, guardando una vecchia foto della nonna, si soffiava il naso rumorosamente. Cinque secondi dopo, Mimì decise di contare sulle dita tutte le cose che – al mondo – non le piacevano, compresa la nonna che urlava infilandosi le mani tra i capelli e di seguito tutte quelle che, a cominciare dallo stare lassù le piacevano. Mimì, tra i panni colpiti dal sole di una domenica mattina, inizia a fare un inventario di tutto ciò che al mondo le piace o non le piace.
Leggera, fantasiosa, poetica, e ingenua, la nostra protagonista è felice di assaporare il tempo che ha a disposizione senza limiti, giocando, pensando e sognando.
Si apre un microcosmo fantastico molto vicino a quello dei bambini, in cui poter ritrovare la voglia di giocare, alla ricerca della felicità. Mimì, tra le urla della nonna, le risate della coccinella e le lacrime del nonno, per una settimana contò tutto quello che non le piaceva e tutto quello che le piaceva.
Contò, elencò, classificò e numerò tutti i pensieri dall’uno al novecentosettantaquattromilacinquecentodue. Poi smise. Salutò le rondini, le nuvole, i panni stesi e le montagne. “Arrivederci!”. E, finalmente, scese dal tetto.
“Mimì e la felicità” nasce dallo studio teatrale “Foutaises”, presentato nel 2011 a Bologna all’interno di “Visioni di futuro, visioni di teatro...”, il festival internazionale di teatro e cultura per la prima infanzia.
Il lavoro si ispira alla poetica del regista francese Jean Pierre Jeunet e alla sua ricerca su i concetti “mi piace/non mi piace”.
Una collezione di momenti perfetti, ingenui piaceri, accompagnati con ironia da piccoli ma importanti disgusti alla ricerca della felicità, iniziata per il suo cortometraggio intitolato appunto “Foutaises” e sviluppato nel celebre film “Il favoloso mondo di Amelie”. Per accostarsi all’immaginario dei bambini, ancora una volta Ketti Grunchi ha lavorato all’interno delle scuole dell’infanzia, raccogliendo numerose affermazioni riguardo a questi temi e individuando quelle più significative.










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