Il tecnico di Taranto: «Il futuro del Manduria? Io credo che la società sappia bene cosa fare»
«Il Vado non è affatto la squadra più forte che abbiamo affrontato nella fase nazionale del torneo juniores. Quel gol subito dopo meno un minuto ha inciso sull’andamento della partita. Chissà come sarebbe andata la contesa senza quell’handicap iniziale…».
Dopo sei mesi di imbattibilità (l’ultima sconfitta risale a gennaio: a riuscire a piegare i biancoverdi fu il Ginosa, in una gara del torneo regionale), il Manduria inciampa proprio nella gara più importante. Quella che metteva in palio lo scudetto tricolore juniores, riservato a club di Eccellenza e Promozione.
«Come spesso ci è accaduto in questa stagione, i problemi ce li siamo creati noi stessi» afferma mister Antonio Giunta. «Abbiamo letteralmente regalato il gol del vantaggio a causa di un disimpegno svirgolato. E’ chiaro che i ragazzi, che già sentivano l’importanza della gara, hanno sbandato, andando in deficit di tranquillità e lucidità. Eppure abbiamo avuto diverse occasioni per ritornare in partita, ma non siamo riusciti a finalizzare».
Il Manduria è comunque vice campione d’Italia.
«Abbiamo scritto una pagina indelebile del calcio manduriano» prende atto mister Giunta. «Ecco perché ho comunque fatto i complimenti ai ragazzi, che hanno lavorato da settembre dello scorso anno sino a giugno. Gli stessi tifosi, che sono stati esemplari (a Rieti ne erano presenti non meno di 200, ndr), a fine partita hanno tributato un caloroso applauso alla squadra».
Con la partita di Rieti, finisce una stagione che, nata malissimo, sarà comunque da incorniciare.
«Adesso è giusto staccare per un po’: c’è bisogno di rilassarci tutti quanti, dirigenti compresi» conclude il tecnico biancoverde. «Il futuro? Non dipende da me. Spetta alla società programmarlo. Io credo che loro sappiano bene cosa devono fare. E’ giusto però conceder loro del tempo, perché la stagione è stata molto stressante anche per i dirigenti».