«Siamo fuori dalla maggioranza: valuteremo di volta in volta i provvedimenti»
Attualmente primo dei non eletti della originaria lista del Pd, subentrerà in Consiglio Comunale martedì prossimo, surrogando Michele Minonne, nominato assessore dal sindaco Massaro circa un mese fa. Ma, da tempo, il dott. Salvatore Piccinni ha sposato principi e valori che sono alla base del movimento Sinistra Unita, fondato dal governatore della Regione Puglia Nichi Vendola.
Per “presentare” il suo ingresso in Consiglio (anche se, a dir la verità, il dott. Piccinni è stato già seduto sugli scranni consiliari nella seduta di insediamento del consesso elettivo, per sostituire un collega in quel momento “sospeso”), il coordinamento di Sinistra Unita ha convocato una conferenza stampa, alla quale hanno partecipato, oltre ai dirigenti locali, anche la coordinatrice provinciale Donatella Durante e il riconfermato assessore provinciale Peter Giacovelli.
«Dal 18 agosto avremo ufficialmente anche una rappresentanza consiliare. Ma il nostro movimento, in città, è già presente dalle Provinciali», ha ricordato Andrea Baldari. «In quella tornata elettorale, infatti, Sinistra Unita ottenne, nei due collegi cittadini, quasi 800 preferenze».
Prima dell’interessato, è intervenuta Donatella Durante, che ha rimarcato lo spirito che anima questo movimento: rimettere insieme tutti i pezzi della sinistra, ricostruendola, partendo dalla coalizione che vinse le elezioni con Prodi e che conquistò diverse regioni italiane.
Ma quale sarà l’atteggiamento di Sinistra Unita in Consiglio Comunale? La risposta più attesa l’ha fornita l’interessato, ovvero il dott. Piccinni.
«Io provengo dalle file dei Ds. Facevo parte, nelle scorse Comunali, della coalizione di centrosinistra che ha sostenuto la elezione a sindaco di Massaro» ricorda il dott. Piccinni. «Quella era una coalizione eterogenea di forze di centrosinistra, composta, oltre che dai Ds, anche dalla Margherita, da Rifondazione, dai Socialisti, dai Verdi, dai Comunisti Italiani e dall’Udeur. Nel tempo, però, la coalizione ha perso per strada i pezzi: alcuni perché non rappresentati in Consiglio, altri perché non tenuti in giusta considerazione dal Pd, che, da tempo, vive una fase di autoreferenzialità portata all’estremo. Noi, per coerenza, siamo per il centrosinistra. Ma il Pd, sinora, ha sempre preferito governare da solo oppure ha creato alleanze effimere, cambiando assessori, senza cambiare la politica. Aspettiamo un segnale di cambiamento forte da parte del Pd. Ma, allo stato attuale, non c’è stato alcun accordo o alcun incontro. Ci riteniamo, quindi, liberi e valuteremo di volta in volta gli argomenti, votando nel rispetto delle indicazioni sia del movimento che dei nostri elettori. Non ci saranno quindi imboscate, ma siamo fuori dalla maggioranza».
Mentre l’assessore Giacovelli ha rimarcato l’impegno del sindaco Massaro in favore delle aree protette, Andrea Baldari è intervenuto per chiarire meglio il rapporto con l’Amministrazione.
«Nell’annunciare l’azzeramento della giunta, dopo le Provinciali, Massaro annunciò che avrebbe tenuto conto, in quella fase, di tutte le forze che avevano contribuito al successo della sua coalizione, anche se non rappresentate in Consiglio. Invece», ha rimarcato Baldari, «non ci ha mai neppure interpellato…».