Girardi in Consiglio: «A questo punto è meglio il commissariamento»
«Due mesi fa eravamo convinti che andava concessa una ultima possibilità all’attuale Amministrazione: per il bene della comunità, occorreva esplorare la possibilità di evitare il commissariamento. Abbiamo deciso di restare fuori dalla maggioranza e di non chiedere nessun incarico neppure durante la composizione della nuova giunta. Abbiamo però posto una condizione: elaborare un programma di fine legislatura, che contenesse degli impegni precisi in tema, ad esempio, di urbanistica, regolamenti, contenzioso, statuto. Al sindaco chiedemmo di portare 15 firme di altrettanti consiglieri a questo programma, che, insieme, alle nostre, sarebbero diventate 18. Ma a distanza di 2 mesi non solo non è stato mai approntato e sottoscritto quel documento, ma il sindaco ha perso almeno altri quattro consiglieri… A questo punto forse è meglio il commissariamento».
In coda alla seduta del Consiglio Comunale sulla sanità, quando ormai non vi erano neppure più i numeri per proseguire il dibattito (in aula erano rimasti 14 consiglieri su 31), si è registrato l’ennesimo colpo di scena della legislatura: l’Udc, che con la presenza in aula aveva consentito (il 24 giugno) l’approvazione del Bilancio, ha preso, per bocca del consigliere Leo Girardi, definitivamente le distanze dalla coalizione di maggioranza.
«Voglio precisare che l’Udc non è mai entrato a far parte della maggioranza, né ha mai raggiunto delle intese con questa coalizione» è stata la premessa del dott. Girardi. «Non siamo voluti, per nostra scelta, entrare nè nell’azzeramento della giunta, né nel relativo rimpasto. Abbiamo atteso invano che venisse esaudita la nostra unica richiesta (ovvero il documento programmatico), con la quale intendevamo venire incontro a quelle che erano le istanze della comunità. Il documento non solo non è stato mai approntato, ma non è stato neppure portato all’attenzione della maggioranza. Oggi, peraltro, noto tre assenze pesanti all’interno della maggioranza: tre consiglieri della ex Margherita (il riferimento era per Amleto Della Rocca, Maria Grazia Cascarano e Leonardo Notarnicola, ndr), che, per quel che conosco, intendono in questo modo manifestare il loro malcontento. Questa maggioranza, quindi, non potrà mai disporre di un numero legale in aula. Allora, meglio il commissariamento…».
Prima del dott. Girardi era intervenuto il dott. Salvatore Piccinni, consigliere che ha surrogato Michele Minonne, fresco di nomina in giunta. Il rappresentante di Sinistra e Libertà ha ribadito i concetti già espressi in una recente conferenza stampa: il suo partito si sente, in questo momento, fuori dalla maggioranza.
Per la giunta-Massaro, fresca di nomina, il capolinea sembra quindi davvero vicino. A meno che al segretario provinciale del Pd, Donato Pentassuglia, presente ieri in aula, non riesca l’impresa di riannodare nuovamente le fila di un partito, il suo, che a Manduria sembra pressoché ingovernabile.
In apertura dei lavori, invece, si era discusso del “ridimensionamento” estivo del reparto di Ortopedia del “Giannuzzi”. Il direttore generale della Asl, dott. Colansanto, ha garantito che entro la fine di dicembre saranno terminati i lavori di adeguamento agli standard alberghieri del reparto e saranno stati espletati i concorsi, per ripristinare i posti letto assegnati.