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01/10/2013 12:02:57 - Provincia di Taranto - Cultura

Il tema trattato in un convegno inserito nel programma del 23° anno de “I Venerdì Culturali di Presenza Lucana”

Si è svolto nella sede dell’associazione Presenza Lucana, il primo appuntamento dei “Venerdì Culturali di Presenza Lucana” dedicato alla storia, biografia e tradizioni dei “Santi Medici”, venerati e patroni in molti paesi Italiani ed europei. L’incontro fa parte della cartella “I Santi meridionali” creata nel 2001.
Lo studio è stato preparato dal socio consigliere Diego Guarniera, appassionato della materia, con la partecipazione, per le letture, di Angela De Bellis e Alessandro De Vita.
Antonio Fornaro ha chiuso con una relazione dal titolo “Culto dei Santi Medici a Taranto nella storia e nelle tradizioni”. Moderatore dell’incontro è stato il presidente Michele Santoro che ha approfittato per porgere i saluti alla cittadinanza, agli amici e soci che, nel tempo, seguono con interesse le attività proposte e per illustrare la prima parte del programma.
Le reliquie dei santi sono sparse in molte parti d’Europa. Nel XVII sec. una parte delle sante ossa fu portata a Monaco di Baviera, nella chiesa del collegio dei gesuiti, che, per i ripetuti miracoli, in essa operati, divenne un vero Santuario. In Puglia sono da ricordare il Santuario di Oria, di Alberobello e della Basilica Pontificia Minore di Bitonto. A Palo del Colle, la statua dei santi è depositata con quella di San Rocco, patrono del paese, nella chiesa del Purgatorio. Da qui il giorno 16 Agosto la processione, con avanti San Rocco e dietro le statue dei Santi Medici, si avvia per fare ritorno dopo cinque ore. I Santi Medici, Cosma e Damiano, nacquero in provincia di Ciro nella seconda metà del III secolo dell’era Cristiana, nell’attuale Turchia Meridionale, regione che si affaccia sul mare Mediterraneo. Nella prima parte della relazione l’autore Guarniera si è soffermato a individuare il periodo storico che ha fatto da cornice alla vita dei santi: la storia del Cristianesimo nel terzo secolo, con Gallieno e Diocleziano.
La persecuzione dei cristiani da parte di Diocleziano iniziò il 23 febbraio 303, con un editto imperiale che imponeva la distruzione delle chiese e dei libri di culto e vietava le riunioni tra cristiani. La prima Chiesa cristiana bruciata fu quella di Nicomedia.
Le notizie biografiche sulla vita di Cosma e Damiano sono scarse. Si sa che erano fratelli, gemelli per alcuni, e cristiani. Nati in Arabia, si dedicarono alla cura dei malati dopo aver studiato l'arte medica in Siria.
Il governatore Lisia, in applicazione della legge di persecuzione firmata dall’imperatore Diocleziano, fece prima imprigionare i fratelli e poi decapitare.
A questo riguardo, l’unico colloquio che riporta l’interrogatorio del governatore Lisia ai due martiri è stato letto con attenzione e bravura da Angela De Bellis e Alessandro De Vita. Il luogo in cui furono seppelliti i due martiri è Ciro, città vicina ad Antiochia di Siria.
Altre fonti attestano che furono uccisi a Egea di Cilicia, in Asia Minore e poi i loro corpi furono trasferiti a Ciro.
I due fratelli erano medici speciali e non pretendevano denaro dai loro assistiti. Diocleziano emise altri editti, nei quali s’infliggevano pene sempre più gravi, dapprima nei confronti dei funzionari pubblici, e quindi di tutti i cittadini di fede cristiana.
    Il culto dei Santi Medici si diffuse prima in Oriente e poi in Occidente ed è attestato fin dal V secolo. Sul luogo della loro sepoltura a Ciro fu costruita una chiesa che poi Giustiniano volle ingrandire (VI sec.). A Costantinopoli fu eretta una basilica in loro onore, dove i fedeli giungevano sperando in una guarigione miracolosa. A Roma, per volere di papa Felice IV (526-530) fu loro dedicata un'altra chiesa costruita congiungendo le strutture di due templi antichi nel foro romano.
Nel suo studio il relatore Guarniera, già medico presso l’Ospedale Santissima Annunziata di Taranto, ha presentato, con proiezione su parete, dei dipinti del Beato Angelico, con uno studio condotto su “Le pale dell’Angelico” per capire meglio tutto il martirio dei santi.
•        La Pala di San Marco fu considerata sin dall'inizio un'opera eccezionale e fu la più importante commissionata da Cosimo de' Medici. La predella di tale Pala è composta di nove pannelli oggi sparsi in più musei del mondo.
•        La Pala chiamata di Annalena, nome assegnatole poiché fu conservata nell’omonimo Convento di Firenze, trovasi ora nel Museo di San Marco a Firenze.
Nella seconda relazione, Antonio Fornaro, studioso e grande esperto di tutto ciò che è tarantinità, ha parlato del culto antico e moderno dei Santi Medici a Taranto. Le processioni dei Santi erano quattro e si svolgevano:
•        Nella città antica;
•        Nella chiesa dei Santi Medici in Via Lago di Scanno;
•        Nella Parrocchia del Corpus Domini a Paolo VI e
•        A Talsano nella chiesetta di Contrada “Lecutrane”.
La processione di Taranto antica, era ed è quella con più grande partecipazione dei fedeli.
I Santi Medici avevano la loro chiesa in Via di mezzo ma qualche decennio fa le statue sono state spostate nella chiesa di San Giuseppe in Via Garibaldi. Il giorno della festa dedicata ai Santi Medici, è il 26 Settembre e la Santa Messa è celebrata all’aperto, a causa della piccola capienza della nuova chiesa che ospita le statue.
Il culto dei santi Medici nella nostra città è antichissimo eppure la Confraternita che cura la processione non ha il titolo dei Santi Medici ma quello di Santa Maria di Costantinopoli, dal nome della chiesa in cui la statua dei fratelli Cosma e Damiano si trovava prima di essere trasferita nella piccola chiesetta che è diventata Santuario.
 
Michele Santoro










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