Sanità: «Nessuna strumentalizzazione sulla sanità e sul caos al Giannuzzi di Manduria»
«Nessuna strumentalizzazione sulla sanità e sul caos al Giannuzzi di Manduria. Considerato il declino inarrestabile delle condizioni della struttura, culminato con l’azzeramento del personale medico al reparto di ortopedia, considerata la piega che sta assumendo l’ospedale dal punto di vista del degrado assistenziale, e viste le dichiarazioni dei vertici Asl, è giusto che sulla questione accenda i riflettori la Procura, organo garanzia di terzietà.
Nei prossimi giorni chiederò, mio malgrado, un incontro al Procuratore della Repubblica di Taranto, per esporre i fatti che da anni sto sensibilizzando e sto denunciando e che, nonostante le segnalazioni, non si sono risolti, anzi, sono peggiorati».
Lo dichiara l'onorevole Pietro Franzoso dopo l’ennesima vicenda malagestione all’ospedale di Manduria a seguito della quale il reparto di Ortopedia è rimasto senza medici, dopo il malore dell'ultimo ortopedico in servizio.
«L’ultimo episodio al Giannuzzi – a seguito di quanto già segnalato alla Commissione parlamentare di inchiesta sulla sanità - e le conseguenti dichiarazioni dei manager Asl in cui si assolvono da ogni responsabilità, sono di una gravità inaudita. Il presidio ospedaliero orientale vive un depauperamento quotidiano di risorse umane, materiali, di dotazione strutturali e l’unica risposta che il direttore generale riesce a fornire è relativa al disagevole posizionamento del nosocomio messapico.
Ma tra le funzioni della direzione generale non è prevista la gestione ordinaria e straordinaria del comparto sanitario? O tra i compiti c’è solo quello di bandire in extremis concorsi medici (in certi casi aperti, pare, prima della presa d’atto delle dimissioni del primario) e assegnare i primariati?
Il collasso del reparto di Ortopedia a Manduria era annunciato. Le dimissioni a catena di medici e del primario del reparto ne sono stati l’anticamera. Il personale andava potenziato subito e i 24 posti letto dovevano essere mantenuti, anziché essere ridotti a otto unità ( ma era necessario poi avviare in questo periodo estivo le ristrutturazione?). Di questo bisognerà rispondere. Gli utenti del bacino sanitario orientale sono privi dell’adeguata assistenza medica prevista dal sistema sanitario nazionale.
Su questo servono risposte immediate.
La situazione rischia di precipitare anche in altri reparti se non si riavvia la Rianimazione, non si attrezzano le sale operatorie, se non si programmano le ristrutturazioni dei reparti di Chirurgia, Ginecologia, Medicina, il 118, e si continua ad alimentare l’emergenza con la cronica carenza di personale.
Per evitare il rischio di incorrere in altre situazioni di panico, come quella di ieri, al Giannuzzi, in cui i pazienti sono rimasti senza medici, chiederò alla Procura di rivolgere l'attenzione sulla gestione sanitaria ospedaliera del Giannuzzi che dovrebbe essere garantita al cittadino. Ormai si è superato o il limite dell’umana comprensione, utilizzando peraltro giustificazione che sanno di beffa per medici paramedici e cittadini di Manduria, Avetrana, Sava, Torricella, Fragagnano, Lizzano, Maruggio».