A Fragagnano due serate di jazz nel segno dell’identità mediterranea
Contemporaneo fa rima con Mediterraneo, anche nel jazz. Succede al Fraganius - Mediterranean Jazz Arts Festival, che andrà in scena nelle serate del 29 e del 30 agosto prossimi sul sagrato della Chiesa Madre di Fragagnano.
La rassegna, promossa dal Comune di Fragagnano, con il concorso dell’Assessorato al Mediterraneo della Regione Puglia, della Provincia di Taranto, della Pro loco di Fragagnano,costituisce un primo passo verso la strutturazione di un appuntamento stabile nel corso degli anniche, nelle intenzioni dell’Amministrazione Comunale di Fragagnano, dovrà far convergere nelpiccolo centro della provincia jonica le espressioni artistiche maggiormente indicative dell’areageo-culturale mediterranea, articolando veri e propri "Itinerari Culturali del Mare di Mezzo".
Si comincia quest’anno, con formazioni jazz di riconosciuto spessore musicale e di livello internazionale: Odwalla, il 29, e Gaetano Partipilo Quintet, il 30.
Due modi profondamente diversi di intendere la musica d’improvvisazione, che incarnano rispettivamente le due opposte direzioni del jazz contemporaneo. L’una, quella targata Odwalla (che vediamo nella foto), tutta rivolta a ispirazioni (aspirazioni) culturali e a sonorità di impronta etnica, dal largo respiro sperimentale, l’altra, quella di Gaetano Partipilo, rappresentativa di certe atmosfere metropolitane e delle frenesie quotidiane della modernità. Entrambe, comunque, originate da un comune sentire mediterraneo, uno e multiplo, per le radici storiche e per le descrizioni sonore di luoghi antropologici, tra loro a volte vicini a volte distanti, nel tempo e nello spazio.
Tutto ciò nello spirito di un festival che nasce con l’intento di diventare molto più di un progetto artistico.
«La tendenza da parte delle società moderne - spiega il direttore artistico Enzo Lanzo – è quella di ricondurre il ruolo del Mediterraneo a convenzioni petrolifere, azioni militari e scambi di merci. Ma il Mediterraneo, attraverso i popoli che lo abitano, deve essere capace di nuove e più incisive relazioni sul piano culturale, di costruire un progetto comune tra i Paesi da esso bagnati, in cui ciascuna diversa identità possa riconoscersi e contribuire alla costruzione di un insieme di valori condivisi».