L’incontro fra la giudice del Tribunale dei Minori, Anna Maria Casaburi, e l’ispettore capo della Polizia Postale, Eugenio Cantanna, con gli studenti dell’istituto “Del Prete” di Sava
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E’ il consiglio che il giudice onorario del Tribunale dei Minori di Lecce, Anna Maria Casaburi, e l’ispettore capo della Polizia Postale, Eugenio Cantanna, hanno rivolto ai ragazzi delle terze classi dell’istituto tecnico del settore tecnologico e del liceo scientifico delle scienze applicate “Oreste del Prete” di Sava, nell’ambito di un incontro promosso dall’associazione “Chiara Melle”, all’interno del progetto “Genitori e figli, la forza del dialogo”.
Dopo il benvenuto del dirigente scolastico Alessandro Pagano e la presentazione dell’incontro ad opera dei rappresentanti dell’associazione “Chiara Melle”, Beppe De Sario e Daniela Pichierri, è intervenuto il sindaco di Sava, Dario Iaia.
«Non credete che i social network possano, in qualche modo, garantire l’anonimato» ha ammonito Iaia. «I social network sono uno strumento di dialogo e confronto, di scambio di idee e di opinioni, ma sempre nel rispetto del prossimo. Utilizzate bene questi strumenti, mettendo da parte ingiurie e diffamazioni».
E’ poi intervenuta Anna Maria Casaburi, giudice del Tribunale Minorile di Lecce, esperta in Diritto di Famiglia e in Diritto Minorile, che si è soffermata sulle insidie del web e sul triste fenomeno della pedofilia on line.
«Non ho mai demonizzato il web, ma ho sempre suggerito alle scolaresche di non dimenticare mai, quando si utilizzano i social network, di essere in una piazza virtuale, in cui vi sono centinaia di migliaia di persone» ha ricordato la dott.ssa Casaburi. «Occorre molta prudenza quando si mettono in rete notizie che riguardano la vostra vita personale o quella della vostra famiglia e, ancor di più, vostre foto. Voi potete anche avere un ristretto numero di amici con i quali condividere queste notizie e queste foto, ma i vostri amici ne potrebbero avere tanti altri, che voi non conoscete, senza scrupoli».
L’ispettore Cantanna, mostrando poi una serie di file e di filmati molto significativi, si è soffermato, insieme alla dott.ssa Casaburi, sui vari volti del crimine che si è sviluppato attraverso il web: dalla pedopornografia al cyber bullismo, dalle truffe telematiche alle sostituzioni di persona, dai virus alle frodi.
«I reati di tipo finanziario rappresentano l’80% del nostro lavoro» ha fatto presente Cantanna. «Devo però anche aggiungere, che la pedopornografia è il terzo mercato più ricco al modo dopo quello della droga e quello delle armi».
Un altro interessantissimo aspetto, trattato dalla dott.ssa Casaburi, è quello della dipendenza dai social network, per la quale sono ormai sorti in tutta Italia dei centri di cura.
Il prossimo incontro del progetto “Genitori e figli, la forza del dialogo” è in programma mercoledì 13 novembre. Alle 17, nella scuola “Bonsegna” di Sava, Michele Tarsia, psico-pedagogista, docente dell’istituto “Cabrini” di Taranto, relazionerà sul tema: “Dimmi come scrivi e ti dirò chi sei: conoscere se stessi per capire meglio gli altri”.