Gara subito in salita: dopo 9 minuti l’arbitro ha concesso un rigore al Putignano
LIZZANO: Pastore, Gallo B., Gallo A., Nazaro, Lenti A., Lanzo (33'st Russo), Buzzacchino, De Nitto, Chiffi, Lenti M. (40'st De Gaetano) Nitto, Simili. A disposizione: Spina, Distratis M., Distratis L., Mancuso. Allenatore: Palmieri.
PUTIGNANO: Orlandino, Manfredi, Bruno (30' pt Genco), De Luisi, Lisco, Capriati, D'Onghia (42' st Intini V.), Caracciolese, Laera, Giovannelli (26' st Recchia). A disposizione: Gemmati, Mangini, Intini L., Gentile. Allenatore: Castelletti.
ARBITRO: Totaro di Lecce.
MARCATORI: 9' pt su rig. e 32' st Caracciolese, 38' st D'Onghia.
NOTE: Ammoniti: Gallo B., Gallo A., Nazaro, Lenti A., Buzzacchino e Simili per il Lizzano; Orlandino e Genco per il Putignano.
LIZZANO - Brutto ko per il Lizzano. La squadra di mister Palmieri non riesce a dare seguito al buon momento di forma e alla striscia positiva che durava da tre giornate e cade in casa contro il Putignano. Tre a zero il risultato finale per effetto delle reti messe segno da Caracciolese (doppietta per lui) e D’Onghia.
I baresi si confermano squadra ostica, ben organizzata e molto concreta, seria candidata alla promozione. Giornata no per il Lizzano, che già al 9' pt subisce la rete dello svantaggio. Angelo Lenti atterra in area di rigore un avversario e il direttore di gara concede il penalty che Caracciolese trasforma spiazzando il portiere.
Partita in salita per i padroni di casa, che per la verità, tre minuti prima della marcatura ospite, avrebbero potuto sbloccare il risultato, ma il colpo di testa di Alessandro Gallo esce fuori di poco. Il primo tempo si chiude col vantaggio del Putignano.
Nella ripresa il Lizzano scende in campo più convinto e chiude gli avversari nella loro metà campo, ma è un predominio sterile, perché i rossoblu non riescono a creare occasioni degne di nota. Ne può approfittare il Putignano, che prima va al raddoppio con Caracciolese, che vede Pastore fuori dai pali e lo beffa con un pallonetto da 25 metri, e poi chiude definitivamente la partita con D’Onghia che può approfittare di un malinteso della difesa avversaria.
Maria Lanzo