Al “Don Bosco” di Manduria un’occasione per riflettere sul valore cristiano del Natale e, nel contempo, per offrire un saggio delle proprie capacità, affinate nel percorso scolastico grazie alle abilità del corpo docente
Canti, poesie e recital in chiave natalizia per celebrare la festa più sentita dell’anno. Un’occasione per riflettere sul valore cristiano del Natale e, nel contempo, per offrire un saggio delle proprie capacità, affinate nel percorso scolastico grazie alle abilità del corpo docente.
Dopo i diversi successi conseguiti in campo nazionale dalla redazione del laboratorio di giornalismo “Punto e Virgola”, gli alunni dell’istituto comprensivo “Don Bosco” di Manduria (retto dalla dirigente Anna Calabrese) hanno brillato nei giorni scorsi anche nel campo musicale e canoro.
Guidati dai loro docenti di musica (Arturo Laneve e Rita Moccia), gli alunni del “Don Bosco” hanno rappresentato il loro spettacolo per ben due volte. La prima all’interno della chiesa intitolata a Santa Maria di Costantinopoli: gli alunni delle sole prime classi della scuola secondaria di primo grado, in continuità con gli alunni delle classi quinte della scuola primaria, hanno eseguito un riuscitissimo concerto di canti e brani strumentali del repertorio classico del Natale (dal “tu scendi dalle stelle” all’ “Astro del Ciel”), intervallati da poesie in tema inerente la festività e con un gran finale davvero pirotecnico e coinvolgente costituito da un recital di ottimo livello con canti e musiche che si succedevano l’un l’altra in un’atmosfera suggestiva. La giovanissima età degli interpreti non ha costituito un limite, ma anzi ne ha esaltato lo spettacolo.
Il successo della manifestazione ha anche conosciuto una graditissima replica presso la Chiesa di S. Antonio: protagonisti, questa volta, insieme ad un pubblico composto da genitori, gli alunni delle classi seconde e terze della scuola secondaria di primo grado. Anche in questa occasione le capacità canore e di utilizzo degli strumenti musicali, adeguatamente valorizzati dai professori Laneve e Moccia, hanno reso gradevole la sequenza di canti e pezzi strumentali.