Ecco un intervento dell’assessore
«Solo pochi giorni fa ho ricevuto nella mia cassetta della posta un volantino che diceva: “Maruggio merita il MEGLIO ed il meglio lo possiamo decidere SOLTANTO INSIEME”. Quindi concludeva con una richiesta: “FATECI ESPRIMERE, VOGLIAMO LE PRIMARIE”. Credo che non ci sia nulla di più entusiasmante che leggere l’appello di uno, dieci o mille cittadini che vogliono partecipare alle scelte che i loro rappresentanti si accingono a fare.
Le primarie per la scelta del candidato sono uno strumento potente ed efficace di democrazia dal basso. Non solo, esse hanno una valenza simbolica altissima, essendo la più grande testimonianza di fiducia nella trasparenza e nella partecipazione che un partito politico può esprimere delegando all’intero elettorato la selezione della classe dirigente che si propone alla collettività.
Questa è stata la metodologia accettata ed addirittura proposta inizialmente da coloro che si sono resi fin da subito disponibili alla candidatura per la carica di Sindaco ma che poi inspiegabilmente è stata mal considerata da una parte dei consiglieri comunali uscenti e da alcuni membri della sezione locale dell’ex PdL. Più è più volte, tanto il sottoscritto quanto il ViceSindaco, l’Assessore Giovanni Maiorano, l’Assessore Chiego, l’Assessore Sammarco ed altri componenti della sezione del partito hanno richiesto al Sindaco Chimienti l’utilizzo di questo importante strumento democratico per poter uscire da quello stato di confusione e torpore che la nostra coalizione sta vivendo ma al momento, pur avendo Egli manifestato la Sua disponibilità, nulla si è mosso. A tal proposito, inoltre, in diversi colloqui personali sia miei che del Sindaco Chimienti, si sono espressi positivamente anche importanti personalità del nostro partito, come l’On. Fitto e l’On. Baldassarre (oggi membro della Commissione nazionale per la scelta dei candidati). Credo che le primarie rappresentino, oggi più che mai, l’unico vero strumento capace di reinfondere entusiasmo al candidato capolista ed il modo di evitare quei “pasticci” elettorali che spesso in maniera “riservata” si svolgono in campagna elettorale. Se il Popolo è Sovrano sarà il Popolo a decidere il meglio per sè e dichiaro fin da subito la mia assoluta disponibilità a lavorare accanto al vincitore delle primarie nell’interesse del nostro Comune e della nostra Comunità».
Alfredo Longo