domenica 24 novembre 2024


09/09/2009 07:53:54 - Maruggio - Politica

In provincia finanziamenti anche per Martina, Ginosa, Massafra, Montemesola e Monteparano

 
Martina Franca, Ginosa, Maruggio, Massafra, Montemesola e Monteparano. Sono i comuni della provincia ionica dove arriverà la pioggia di investimenti regionali finalizzata a garantire la sicurezza negli edifici scolastici. Il piano regionale prevede l’adeguamento e la messa in sicurezza delle scuole pugliesi. Il progetto è più ampio perché interessa anche altri centri della Regione Puglia, e prevede un investimento complessivo di quasi 30 milioni di euro per progetti immediatamente cantierizzabili.
Per la provincia ionica saranno interessati tre istituti di competenza provinciale, tutti dell’agro martinese, ovvero l’Itis “Maiorana”, l’Itc “Da Vinci” ed il liceo classico “Tito Livio”.
Mentre, di competenza comunale, sono gli istituto comprensivo “S. Bosco” di Ginosa, “De Amicis” di Montemesola e “T. del Bene” di Maruggio, la scuola primaria e dell’infanzia “E. Iacovelli” di Massafra, le scuole medie “Pascoli” di Montemesola e “Madonna della Camera” di Monteparano. Gli stessi istituti hanno già ottenuto finanziamenti negli anni 2007 e 2008.
Quelli in arrivo, infatti, rappresentano l’ultima tranche del patto per la sicurezza, sottoscritto dalle Regione e dal Ministero della Pubblica Istruzione. Fondi che portano a definitivo compimento gli impegni programmatici assunti con gli enti locali in sede di programmazione triennale. L’ammontare dei fondi in arrivo, per le scuole superiori ioniche è di 797.269 euro, mentre per gli altri è di 938.898 euro.
“E’ da sottolineare - commenta l’assessore regionale al Diritto allo Studio, Gianfranco Viesti - l’impegno da parte della Regione con una propria maggiore compartecipazione alla spesa rispetto allo Stato, per limitare gli effetti negativi della decurtazione del fondo di competenza statale operata dalla legge finanziaria 2009 che ha determinato una differenza negativa per la Puglia di 1.695.702 euro. Per effetto di questa manovra finanziaria, nonostante il maggior contributo regionale, sono risultati non più finanziabili undici interventi, pur inizialmente compresi, in termini di previsione, nel piano triennale”.










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