L’arbitro di domenica scorsa ha addirittura allontanato un ragazzo down che stazionava nei pressi della panchina…»
«Ci troviamo ormai nel vivo del campionato di Promozione pugliese girone B. Il giro di boa è già avvenuto ma nonostante gli sforzi profusi, i sacrifici sempre maggiori messi in campo, nonostante l’ingente impegno economico, restiamo sempre più esterrefatti dagli atteggiamenti arbitrali e di diverse società partecipanti al campionato stesso.
Non è comprensibile né accettabile l’indisponenza e il protagonismo di alcuni arbitri deputati a giudicare in campo gli avvenimenti. Non accettiamo le accuse gratuite da parte di società che vantano anni di militanza in grosse categorie. Pur conoscendo i nostri errori, le nostre pecche o mancanze non possiamo però accettare il sistematico giudizio avverso ad eventi palesemente a nostro favore.
Domenica 16/02/2014, dopo il comunicato stampa calunnioso della società Puglia Sport Laterza pubblicato a mezzo organi di stampa, ci siamo trovati a dover affrontare non solo gli undici avversari del San Vito ma anche una terna arbitrale alquanto imprecisa, scandalosa e prevenuta nelle decisioni sui singoli episodi.
Dopo pochi minuti dall’inizio della gara è stato allontanato dalla panchina il dirigente accompagnatore perché “in piedi”; al 16’ ci è stato negato un rigore fin troppo evidente e nella stessa occasione è stato ammonito il nostro attaccante per simulazione; dopo 18’ ci è stata annullata una rete perché a detta del guardalinee “la sfera avrebbe varcato la linea di fondo”; al 24’ è stato espulso con rosso diretto il nostro capitano nonostante abbia subito fallo da tergo; si è sorvolato su evidenti falli di mano a nostro favore a pochi metri dagli occhi dell’arbitro; sono stati giudicati a sfavore diversi falli laterali e spesso l’arbitro ha invertito le decisioni dei guardalinee.
Nonostante tutto ciò, pur volendo sorvolare su tutto quello che ci è stato negato o che ci è stato fischiato contro, restiamo altresì sconcertati da un comportamento ai limiti della dignità umana.
Il protagonismo dell’arbitro si è espresso al massimo quando ad inizio del secondo tempo ha allontanato dalla panchina un ragazzo down che segue la nostra squadra e tutte le squadre del nostro paese da anni e la cui gioia è quella di sedersi accanto ai giocatori in panchina. Resta inteso che non vogliamo valicare la regola di non portare in panchina qualcuno al di fuori dalla distinta, ma basterebbe un pò di buon senso per non creare situazioni di questo tipo. Addirittura il medico del 118 presente a bordo campo con ambulanza, che stava prestando soccorso ad un calciatore dolorante a terra, veniva intimato ed allontanato non dandogli modo di soccorrere l’infortunato.
Lo stesso calciatore è stato costretto successivamente a dover essere sostituito. A questo punto, il presidente, molto deluso dall’atteggiamento a noi riservato, tuona.
“Adesso basta! Noi non siamo i criminali descritti da quelle infamanti parole della società laertina, non lo siamo stati neanche dopo l’accanimento mediatico di qualche anno fa. Noi siamo diversi da chi scrive di voler abbandonare il campo o di ritirare la squadra dopo aver subìto torti arbitrali o ingiustizie sportive. Noi vogliamo giocare a calcio ed essere giudicati correttamente sempre e soprattutto in questi momenti in cui anche un solo punto può valere la permanenza in questa categoria. Noi non molliamo e continuiamo a lottare fino alla fine”.
Questo comunicato vuole essere uno sfogo ed una denuncia per chiedere rispetto nel giudizio e nei comportamenti da parte di tutti gli addetti ai lavori, avversari inclusi».
U.S.D. Avetrana