L’Amministrazione ha incontrato i rappresentanti delle associazioni culturali
Una gestione mista per assicurare la continuità della fruizione nella discontinuità della gestione.
E’ l’ipotesi di lavoro sulla quale sta lavorando ora l’Amministrazione Comunale per evitare la chiusura del parco archeologico della civiltà messapica, qualora non si addivenisse ad una intesa per prolungare il rapporto con l’azienda di Gregorio Tarentini, attualmente titolare del rapporto di gestione della struttura. Ipotesi di lavoro presentata ufficialmente ieri mattina dagli assessori Danilo Brunetti ed Emiliano Pacifico a diverse associazioni culturali e turistiche manduriane. Alcune hanno già offerto la disponibilità ad instaurare un rapporto con il Comune per gestire questa fase di transizione. Altre si sono riservate di dare una risposta nella successiva riunione, in programma giovedì della prossima settimana.
«La collaborazione con le associazioni potrebbe assicurarci l’apertura del parco se non si dovesse raggiungere una intesa con l’azienda di Gregorio Tarentini» ha dichiarato ieri il sindaco Francesco Massaro. «Il Comune sta cercando di venire incontro a quelle richieste assolvibili nell’ambito di un rapporto fra un ente pubblico proprietario di una struttura e un gestore. Tenendo sempre conto anche delle possibilità economiche che abbiamo. Naturalmente, per non farci trovare impreparati (non dimentichiamo che Gregorio Tarentini ha assicurato l’apertura della struttura per un paio di settimane ancora e una di queste settimane è quasi trascorsa), stiamo vagliando altre possibilità. Il nostro obiettivo principale, allo stato delle cose, è quello di non tenere chiusa la struttura neppure per un giorno».
E’ importante a questo punto far quadrare anche i conti. Le associazioni potrebbero infatti garantire l’apertura della struttura ed eventuali guide per i visitatori. Al Comune resterebbe il non facile onere della manutenzione. Oltre, crediamo, anche quello dell’erogazione di un seppur modesto contributo a quelle associazioni che garantiranno, giorni festivi compresi, la fruibilità del parco.
Solo così sarà possibile valutare la convenienza economica dell’operazione, che dovrebbe durare solo per il tempo dell’elaborazione e della pubblicazione di un nuovo bando di gara. Anche se ieri mattina si è invece parlato di preparare un contratto per un anno.
Ma, considerato che si sta discutendo della gestione della principale risorsa storica della città, perché non coinvolgere, in questa delicata decisione, anche il Consiglio Comunale?