Le foto di Mimmo Carrieri
Decine di cicogne bianche in volo di emigrazione hanno effettuato una breve sosta nei pressi della zona industriale di Sava.
A notarle, nei giorni scorsi, è stato l’ambientalista Mimmo Carrieri ed altri automobilisti di passaggio.
«L’altro ieri sera, alle ore 18 circa, in prossimità della zona industriale di Sava, molti automobilisti che percorrevano la strada provinciale 86, in direzione San Marzano di San Giuseppe, hanno bloccato l’auto per riprendere con i cellulari uno stormo di decine cicogne bianche in volo di migrazione, che avevano scelto come luogo di sosta una pineta vicino all’arteria stradale. E’ stato davvero uno spettacolo della natura mai accaduto prima d’ora a Sava» rimarca Mimmo Carrieri. «Questo uccello migratore ha un aspetto inconfondibile: alto oltre un metro, con il collo lungo, è di colore bianco con ali nere, zampe di colore rosso lunghe e dritte, becco rosso e appuntito. La sua apertura alare supera il metro e mezzo e il suo peso oscilla tra i 2,5 e i 4 chilogrammi».
Carrieri rimarca l’importanza della presenza delle cicogne in questa zona.
«Protagonista di molte leggende, la cicogna viene considerata, in molti Paesi, simbolo di felicità, fecondità e fedeltà. Un tempo, infatti, si pensava che le cicogne fossero monogame, ma ciò è vero solo in parte poiché possono cambiare compagno dopo le migrazioni o migrare senza di esso. Gli ambienti che predilige per la nidificazione sono costituite da aree aperte rurali, ma anche da cascinali e centri urbani rurali dove, però, non devono mancare i luoghi di alimentazione come prati umidi, acquitrini o risaie.
La cicogna bianca è un migratore che sverna nell’Africa tropicale e il suo declino, che ha interessato non solo l’Italia ma tutta Europa, è imputabile alla distruzione e al degrado degli ambienti di alimentazione e alla persecuzione da parte dell’uomo. Un’altra importante causa diretta di mortalità è rappresentata dall’impatto e dalla folgorazione sui fili delle linee elettriche e l’inquinamento da piombo e da altre sostanze tossico-nocive che avvelenano le loro prede e il loro habitat. Comunque .ci si augura che (come la leggenda dice) l’evento della sosta delle cicogne a Sava possa davvero essere un segno augurale di “felicità, fecondità e fedeltà” per tutti i savesi (e non solo)!».