Becci: «Il PdL nostro alleato? Ora non ci sono le condizioni. Guardiamo al centro»
Nicola Becci, dopo essersi candidato alle Provinciali con la lista “Alleanza di Centro per Libertà” (che ha come punto di riferimento nazionale l’on. Francesco Pionati), aderisce al gruppo consiliare misto (composto anche da Luca Buccolieri e Mimmo Maggi) e abbandona definitivamente il PdL.
E’ questo il prevedibile epilogo delle diatribe che si innescarono, nella scorsa primavera, al momento di individuare i candidati alla Provincia del PdL. Uno scossone, dunque, per questo partito, del quale, sinora, si era poco parlato.
Ad intervenire, per la prima volta dopo le elezioni, è proprio Nicola Becci, il quale vuole però partire proprio dai dati delle Provinciali.
«Per parlare di risultati, occorre far riferimento ai numeri» è la premessa di Becci. «I numeri sono incontestabili, anche se ognuno li interpreta secondo il proprio tornaconto. I numeri delle Provinciali riferiscono, però, che il dato del Pd, se si tiene conto della fusione di Ds e Margherita, è in flessione del 15% circa. Stesso discorso per il Pdl, che, se si tien conto della fusione di FI e An, perde anche di più. L’Udc ha sostanzialmente confermato i propri dati, mentre crescono Sinistra Unita e Alleanza di Centro: il nostro partito ha raggiunto, a Manduria, il 9%. Un risultato impressionante è però quello dell’astensionismo: il vincitore del ballottaggio ha ricevuto il 20% dei consensi degli elettori aventi diritto al voto. Siamo amministrati, in sostanza, da un presidente che è legittimato da un quinto degli elettori».
Da un’elezione all’altra: a marzo si vota per il rinnovo del Consiglio Regionale e del Consiglio Comunale di Manduria.
«Terminate le elezioni Provinciali, mi son adoperato (grazie all’appoggio incondizionato del segretario nazionale di Alleanza di Centro, Pionati, e in collaborazione stretta con il segretario regionale, Gigi Loperfido) per allestire una lista, con la quale saremo presenti alle Comunali: siamo quindi pronti a misurarci, certi di ottenere un eccezionale risultato» è l’annuncio di Nicola Becci.
A livello nazionale, Pionati ha ribadito che il suo movimento si presenterà insieme a Berlusconi, “senza se e senza ma”. Sarà così anche a Manduria?
«Le alleanze e le strategie del nostro movimento, per le Comunali, saranno stabilite dai manduriani» è la pronta replica del consigliere comunale indipendente. «Per quella che è oggi la realtà manduriana, senza voler fare polemiche, è assurdo pensare ad un’alleanza elettorale con il PdL, il quale partito, non essendo gestito da manduriani, ha poco interesse per questa comunità. Noi guardiamo molto attentamente al centro».
Quindi all’Udc?
«Per centro io intendo la Dc, l’Udeur e anche l’Udc. Ma quest’ultimo partito deve chiarire la propria posizione: ora sembrerebbe preferire un’alleanza con il Pd. Staremo a vedere».
Quale sarà il tuo comportamento il Consiglio Comunale?
«Ho aderito al gruppo misto perché non avevo i numeri per dare vita al gruppo dell’Alleanza di Centro. Io ritengo che il nostro Consiglio Comunale vada sciolto. E proprio questo mio convincimento sarà oggetto di una interpellanza al ministero degli Interni che presenterà l’on. Pionati alla riapertura del Parlamento. Stando a quanto previsto dallo Statuto e dai regolamenti, il Bilancio di previsione non può essere approvato con soli 14 voti».