A segnalare l’interruzione dei lavori nel cantiere è l’ambientalista savese Mimmo Carrieri
«I lavori di rigenerazione e di riqualificazione dell’area esterna dell’ex istituto Regina Elena sono stati sospesi».
A segnalare l’interruzione dei lavori nel cantiere è l’ambientalista savese Mimmo Carrieri, che, non molto tempo fa, in un esposto inviato al Comune, ai Carabinieri e alla Polizia Municipale, aveva segnalato un’anomalia.
«La ditta che ha in appalto i lavori di rigenerazione della pineta dell’ex istituto Regina Elena, che si estende per circa 6.000 mq., aveva iniziato ad operare con degli sbancamenti e, oltre ad aver “ingabbiato” gli alberi, aveva iniziato ad interrare pezzi di manto stradale, detto anche “conglomerato bituminoso” e classificato dal Codice CER come “rifiuto speciale non pericoloso” (può essere riutilizzato se trattato presso gli impianti specializzati)» è riportato in un comunicato a firma di Mimmo Carrieri. «Circa un mese fa, ritenendo che fosse in atto una presunta violazione al D. Lgs. 152/2006 (“Norme in Materia Ambientale”), presentavo un esposto alla Polizia Municipale e al Comando Stazione dei Carabinieri di Sava. A seguito di tale esposto, il direttore del cantiere, in attesa dell’esito degli esami di laboratorio, ha ritenuto opportuno sospendere i lavori.
Per quanto riguarda gli alberi di pino “ingabbiati”, chi progetta aree urbane deve tenere in considerazione la tutela dell’ambiente e, quindi, bisogna operare di conseguenza, tenendo conto che gli alberi, oltre ad aver bisogno di spazi vitali, cercano anche luce, aria e soprattutto acqua. Nel caso in cui la situazione dovesse permanere, le radici non potranno mai assorbire acqua e di conseguenza la pianta sarebbe destinata a morte certa».