Ma ora servono i rinforzi
Un punto che vale oro. Lo ha ottenuto il Manduria, al cospetto di una delle squadre meglio attrezzate del campionato: il Terlizzi. Con calciatori come Tangorra (che nella sua carriera ha maturato tantissima esperienza in serie A, B e C), Menolascina (17 presenze con l’Ascoli in serie A e poi tanti campionati in B e C1), Rubini, Roselli, Sangirardi (tutti elementi con varie esperienze in serie C) e Tenzone (un ex che ha disputato vari campionati in D e in Eccellenza), la squadra allenata da mister Ragno è partita in pole position nel campionato di Eccellenza pugliese. Con un ingaggio di uno solo di questi calciatori, il Manduria pagherebbe le spettanze di almeno due/terzi della propria squadra.
Confronto impari anche perché, poi, mister Bruno ha dovuto rinunciare a due degli elementi di maggior classe e tecnica: gli attaccanti Angelo Tondo (espulso giovedì scorso, non si conosce ancora l’entità della sua squalifica) e Mino Coccioli.
«Di più non potevamo» è il commento di un raggiante Gigi Bruno a fine partita. «Abbiamo disputato un buon primo tempo. Siamo passati in vantaggio con un gran gol di De Nicola, frutto degli schemi provati in settimana. Il Terlizzi ci ha raggiunto solo su calcio di rigore, peraltro molto dubbio. Innanzitutto non c’era il calcio d’angolo dal quale è scaturita l’azione. Poi, sull’episodio del fallo di mani, il nostro calciatore ha colpito la palla perché sbilanciato da una spinta degli attaccanti baresi. Nel primo tempo abbiamo tenuto testa al Terlizzi. Potevamo passare ancora in vantaggio, ma l’arbitro non ci ha concesso un rigore per un nettissimo fallo subito, in area, da De Nicola. Nella ripresa abbiamo dovuto subire il ritorno dei baresi. Ma l’organico è ridotto e, soprattutto in attacco, non avevo cambi. Grazie al cuore e all’orgoglio, abbiamo retto sino alla fine. E per questo voglio ringraziare tutti i miei ragazzi».